
Blitz nell’orto cinese fuorilegge. Scoperti dormitori e cucina illegali
Gli orti cinesi tornano allaribalta con l’ultimo blitz messo a segno dal gruppo multiforze, coordinato dal Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Prato (Nipaaf), in serre e campi coltivati, scoperti alle Fontanelle.
L’operazione è scattata qualche giorno fa e ha sottoposto a controllo un’azienda agricola gestita da cinesi, che si occupa della produzione di ortaggi in serre e campi. Il controllo è stato eseguito, ognuno per le sue competenze, dall’Ispettorato del Lavoro, dal Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Prato (Nil) e dai tecnici della prevenzione dell’Asl Toscana Centro. A fianco delle istituzione e degli enti coinvolti anche un mediatore culturale di lingua cinese. Le verifiche hanno interessato la conduzione complessiva dell’azienda: dalla gestione dei rifiuti a quella dei fitofarmaci, dall’eventuale presenza di lavoratori irregolari al rispetto della normativa in materia di prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e del corretto e autorizzato attingimento delle acque.
I carabinieri del Nucleo investigativo hanno eseguito il sequestro di ben 46 confezioni di sementi che sono risultati illegali, dal momento che sono state introdotte sul territorio italiano senza le necessarie certificazioni. Una irregolarità per cui i militari del Nipaaf hanno contestato al titolare, un cinese 50enne, una sanzione amministrativa di complessivi 6.000 euro. Non solo: in mezzo a sementi ed attrezzi per la coltivazione dei campi e delle serre, i carabinieri forestali hanno rinvenuto 23 scatoloni di shoppers, anche essi privi delle dovute certificazioni. Le buste erano utilizzate illegamente dai coltivatori cinesi per vendere e commercializzare prodotti agro-alimentari. Una "svista" che è costata cara al titolare, al quale è stata elevata una sanzione di 5.000 euro.
Infine, i tecnici della prevenzione dell’Asl pratese hanno impartito due prescrizioni con tanto di segnalazione all’autorità giudiziaria per aver impropriamente adibito a dormitorio una serra e un camper e a refettorio-cucina un’altra serra. All’Ispettorato territoriale del lavoro e al Nil il compito di verificare la regolarità dei tre operai che sono stati sorpresi a lavorare sul posto.
Sa.Be.