
Billy il vagabondo ha finalmente trovato un tetto sotto cui ripararsi dalla pioggia, pasti quotidiani e soprattutto una famiglia che lo riempie di affetto che lui ricambia. Il segugino diventato la mascotte di Vernio lo scorso anno, da una settimana è stato adottato da una famiglia pratese, che lo ha visto al canile di Prato, dove era stato portato agli inizi di agosto dopo essere stato investito da un’auto. Billy – l’ultimo e definitivo fra i nomi dati dalla gente di Mercatale e delle frazioni limitrofe al randagino – fece la sua comparsa a Vernio nel 2019 facendosi riconoscere come anima vagabonda: nessuno riusciva ad avvicinarlo ma tutti si sono prodigati, in questi mesi, per garantirgli un pasto o una copertura dal freddo e dalla pioggia, con la preoccupazione costante, da parte di tutti, che quel cane impaurito e dallo spirito libero finisse sotto un’auto durante il suo girovagare fra la Statale e le strade limitrofe. E infatti, a fermarlo, è stata una macchina. Poi i volontari di Sos Animali che lo hanno trasportato in una clinica veterinaria e poi al canile, dove per settimane Billy ha atteso che qualcuno lo adottasse. La scorsa settimana, una famiglia di Prato l’ha finalmente portato a casa, dopo diverse visite al canile per imparare a conoscerlo. "E’ bravissimo – ha raccontato emozionato Fabrizio Papi, che con la moglie Carmela e la figlia diciottenne ha offerto una nuova vita a Billy -. Molto affettuoso, si è subito abituato alla nuova situazione. Ha imparato a salire le scale e ci viene a trovare quando siamo nel lettone. Ci dà la zampa e si gira sulla pancia per farsi coccolare. Quando mia figlia studia, lui si stende vicino a lei per stare in compagnia. In pochi giorni è diventato un altro rispetto al cane impaurito e timido che abbiamo conosciuto al canile". La famiglia Papi ha un giardino e Billy si gode dal suo interno tutti i passaggi e la compagnia dei cani del vicinato. Prima di lui, a casa Papi, c’era un pincher, adottato, deceduto qualche settimana fa. "Abbiamo deciso di prenderne subito un altro – prosegue Papi – e così siamo andati al canile. Billy ci ha subito colpito. I volontari ci hanno raccontato la sua storia ed è scattata la scintilla".
Claudia Iozzelli