REDAZIONE PRATO

Beste spariglia e si allea con Albini "Così rafforziamo la competitività"

Santi arriva fino a Bergamo e stringe un patto con il maggiore produttore europeo di tessuti per camicia "Pronti a iniziative sinergiche e a un proficuo scambio di know-how". La collaborazione è già partita

Da sempre sostiene che l’aggregazione sia la chiave di volta per il rilancio del distretto e alla fine dalle parole è passato all’azione stringendo un’allenza fuori regione con un colosso del tessile. I protagonisti sono Giovanni Santi, titolare di Beste, e Fabio Tamburini, ceo di Albini Group, il maggior produttore europeo di tessuti per camicia ed impresa familiare fondata 145 anni fa ad Albino (Bergamo), giunta alla quinta generazione con Fabio, Andrea e Stefano Albini. Un accordo voluto per "intraprendere iniziative sinergiche e innovative a 360 gradi, grazie a uno scambio virtuoso di know-how e allo sviluppo comune di nuovi prodotti e progetti" e per "valorizzare il Made in Italy e aumentare efficienza e qualità dei processi produttivi e rafforzare la competitività sui mercati internazionali", come spiega Santi. Che aggiunge: "Quella con Albini Group è una partnership complementare, che ci permetterà di valorizzare i nostri prodotti in modo reciproco e vincente. Grazie a sinergie concrete è possibile arrivare sul mercato più forti. E’ un pregio enorme avere stipulato questa collaborazione con Albini. E’ già un primo passo in una direzione verso la quale puntiamo da tempo, un accordo industriale che potrebbe trasformarsi ulteriormente. Abbiamo colto questa occasione che permette di avviare uno scambio di know how. Noi andiamo nelle loro strutture produttive per la tessitura, la filatura e l’acquisto di fibre grezze, mentre loro si appoggiano al nostro stabilimento, in via di ampliamento con un magazzino e nuovi macchinari, sul versante della tintoria e del finissaggio". Ci sono due carte nel segno della qualità che hanno giocato a favore dell’alleanza. Albini produce nelle sue piantagioni cotone organico, non trattato con pestidici e questo assicura una fibra sostenibile, come viene richiesto ormai sempre di più dai clienti del settore moda. "Il nostro stabilimento ha la certificazione Gots, ovvero la certificazione di filiera sostenibile per eccellenza - spiega Santi - richiesta dai gruppi mondiali del lusso. Beste da sempre è impegnata nella ricerca nel settore tessile". La collaborazione e lo scambio di know how sono avviati dalle prime settimane del 2021 con tecnici che arrivano dal Nord e tecnici che partono da Usella alla volta degli stabilimenti di Albini. "Siamo orgogliosi di collaborare con Beste, una solida e innovativa realtà del tessile italiano e riferimento del distretto pratese, che come noi è alla ricerca di tecnologie nuove e investe continuamente in strategie per rinnovarsi", commenta Tamburini, ceo di Albini. "In un settore competitivo come il nostro e in un momento così difficile, è fondamentale fare squadra per garantire un vero rilancio del tessile. Questa alleanza potrà essere un esempio per altre eccellenze della filiera".

Sara Bessi