Prato: bambini maltrattati al doposcuola, due maestre arrestate

Le indagini della polizia con telecamere nascoste

Il video delle telecamere nascoste

Il video delle telecamere nascoste

Prato, 31 gennaio 2019 - Un doposcuola nel quale le maestre avrebbero a più riprese maltrattato bambini tra tre e sei anni. Accade a Prato in una struttura gestita da cinesi. I bambini oggetto dei presunti maltrattamenti sono tutti cinesi. Le due maestre, che hanno 26 e 38 anni, sono finite agli arresti domiciliari. Il doposcuola si trova nella zona del Macrolotto Uno, alla periferia industriale della città, in via Toscana. Le indagini sono state svolte dalla polizia, che ha usato anche telecamere nascoste per riprendere i maltrattamenti. Una terza insegnante ha ricevuto un avviso di garanzia. 

Le indagini, coordinate dalla procura di Prato, sono partite dopo dopo una segnalazione arrivata nel dicembre scorso: le due insegnanti arrestate avrebbero utilizzato bacchette per percuotere le mani dei bambini e calci per intimorirli. Anche se si tratta di un doposcuola i piccoli alunni, tutti cinesi, vengono quotidianamente condotti nella struttura dai genitori sin dal mattino. 

IL SINDACO - "I bambini sono i nostri cittadini più preziosi, nessuno si deve permettere di alzare un dito contro un bambino. E' vergognoso e preoccupante che un episodio come quello emerso dalle indagini condotte della Procura sia avvenuto in un ambiente dedicato proprio alla cura dei bambini come un centro culturale". Così il sindaco Matteo Biffoni riguardo all'inchiesta della Procura. "Questi atti di violenza sono di una gravità inaudita. E' importante che vengano accertate tutte le responsabilità quanto prima. Inoltre - aggiunge il sindaco - è fondamentale capire, anche là dove non ci sono episodi di violenza, se in queste strutture ci sono gli istandard per prendersi cura dei bambini, perché le associazioni culturali non sono in alcun modo autorizzate a svolgere attività di scuola dell'infanzia o nido, anche se i bambini in questa fascia d'età non hanno l'obbligo di frequenza scolastica". I bambini infatti in orario scolastico possono essere accolti soltanto in strutture riconosciute o accreditate secondo il regolamento della Regione Toscana.