Bagno della discordia Il rito delle Pagliette ora diventa un caso

Dodici matricole del Buzzi l’altra sera nella fontana del Bacchino. Rischiano multe fino a 100 euro. Scontro M5S-Noi Moderati.

Bagno della discordia  Il rito delle Pagliette  ora diventa un caso

Bagno della discordia Il rito delle Pagliette ora diventa un caso

Il bagno della discordia. Il "battesimo" delle matricole del Buzzi nella fontana del Bacchino è diventato un caso politico. La capogruppo del Movimento 5 Stelle, Silvia La Vita, annuncia un’interrogazione condannando quanto è successo l’altra sera e prevedendo un’estate a tinte fosche con la movida fuori controllo, mentre Simone Spezzano (Noi Moderati) ribatte che la goliardia è una tradizione e che "chi la attacca non conosce la città". In mezzo ci sono i vigili urbani, che sono intervenuti dopo aver ricevuto una segnalazione e che ora stanno visionando il video registrato dalle telecamere per cercare di identificare i ragazzi che hanno fatto il bagno, 12 in tutto. Le pagliette rischiano una sanzione da 50 a 100 euro che non è stato possibile contestare subito perché quando i vigili sono arrivati, distaccando una pattuglia dalla declassata, dove c’era un grave incidente (uno dei sei della serata), non hanno trovato nessuno nell’acqua.

"Che bella questa città dove tutto è concesso, persino fare il bagno in una fontana storica, con tutti i rischi di danneggiamento annessi, salire e scendere in mutande dalle scalinate - chiuse al pubblico - di un museo, urlare cori sessisti, il tutto sotto il palazzo comunale – attacca La Vita – Ci auguriamo che siano applicate norme e sanzioni per chi ha partecipato allo show e chiederemo chiarimenti con un’interrogazione. Ancora una volta il centro è risultato essere terra di nessuno, con nessuna forza dell’ordine a presidiare. E siamo solo a marzo, cosa succederà nei prossimi mesi estivi? E il sindaco cosa ne pensa di quando accaduto?".

Di tutt’altro avviso Spezzano: "Politici locali che richiamano alle pene severe per il bagno nel Bacchino sono la dimostrazione della loro lontananza dalla città. Il Club delle Pagliette, l’Ordine del Chiain generale sono una tradizione unica della città. Forse c’è altro da sottolineare, di più grave". Difende lo spirito goliardico delle "sue" pagliette il presidente del Club, Gabriele Villoresi: "Dando per scontato che, nonostante i ragazzi non abbiano causato danni, il loro bagno possa non essere considerato di buon esempio, vorrei difendere le Pagliette che hanno visto in quel gesto un modo per confermare la loro pratesità. Questo non significa avere l’immunità ma credo si meritino un giudizio diverso da quello che, fortunatamente, in pochissimi e forse per scarsa conoscenza hanno espresso. Non oso pensare che qualcuno abbia voluto cogliere l’occasione per avere notorietà".