Aziende estere qui a caccia di stock tessili Le rimanenze? Possono diventare risorse

Sono previste cinquanta visite di clienti stranieri in sette imprese che hanno aperto i magazzini all’iniziativa di Tex-Med Alliances

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Per le aziende pratesi sono rimanenze di magazzino: tessuti, filati e accessori tessili che rischiano di diventare rifiuto. Per le ditte che arrivano dal bacino del Mediterraneo - Italia, Grecia, Egitto, Giordania, Palestina - rappresentano invece l’occasione per acquistare merce tessile di qualità ad un prezzo abbordabile, perché fuori collezione. La settimana è iniziata con una due giorni in cui sette aziende del distretto tessile hanno aperto i propri magazzini ai visitatori esteri interessati ad acquisti in stock. In 48 ore sono previste cinquanta visite commerciali di otto ospiti provenienti dal bacino del Mediterraneo, accolti nelle ditte pratesi Lanificio Faliero Sarti, Manifattura del Prato, Manifattura Pacini Nello, Marini Industrie, Pontetorto, Target e Texmoda. A promuovere l’iniziativa è Confindustria Toscana Nord, partner italiano del progetto Tex-med Alliances finanziato dal programma europeo 2014-2020 Eni Cbc Med.

L’esperienza non è nuova: già nel biennio 2014-2015 Confindustria Toscana Nord realizzò un’iniziativa analoga che raccolse buoni risultati. L’insorgenza della pandemia ha frenato l’attività negli ultimi due anni, ma allo stesso tempo ha favorito l’apertura di un percorso alternativo spostato sul digitale. E’ nato così il gruppo Facebook Tex-med Alliances - Leftovers Platform, un vero e proprio mercato virtuale per gli stock tessili. E’ anche grazie agli stimoli venuti dai prodotti postati sul gruppo Facebook che, superata la fase più acuta della pandemia, è emersa l’opportunità di organizzare in presenza le visite nelle aziende di Prato. A queste due giornate se ne aggiungerà un’altra in Spagna, a Sabadell. Una pratica virtuosa in cui economia e sostenibilità vanno a braccetto: trovare acquirenti per i prodotti in stock significa sottrarre al ciclo dei rifiuti tessuti, filati e altri prodotti magari di ottima qualità, ma che non sono stati venduti nei tempi previsti. Superato il periodo di riferimento della collezione, questi prodotti fuoriescono dai canali promozionali e commerciali ordinari. Tuttavia un mercato potenziale esiste e lo scopo dei "Leftovers meetings" è quello di far incontrare l’offerta di prodotti di magazzino delle imprese di Prato e di Sabadell con la domanda di produttori di abbigliamento di Grecia, Tunisia, Giordania, Palestina ed Egitto.

"Fra le finalità del progetto europeo c’è anche la sostenibilità", spiega Susanna Leonelli, Project Coordinator di Tex-med Alliances. "Le attività in tema di economia circolare sono coordinate dal partner italiano, Confindustria Toscana Nord". Per Francesco Marini, membro del Consiglio di presidenza di Ctn con delega all’internazionalizzazione e imprenditore tessile, "con la pandemia i volumi degli stock sono aumentati. Il rischio che questi divengano un rifiuto è alto. Per le nostre imprese collocare sul mercato questi prodotti è un buon risultato, così come lo è per i clienti acquisire a prezzi molto convenienti prodotti di buona qualità".

Sa.Be.