REDAZIONE PRATO

Autismo, terapie non rimborsate 300 famiglie scrivono alla Regione

Una delibera regionale prevedeva rimborsi retroattivi per le terapie Aba. "Nessuno ancora li ha ottenuti" .

Iniziativa a sostegno del supporto alle famiglie che convivono con l’autismo (archivio)

Iniziativa a sostegno del supporto alle famiglie che convivono con l’autismo (archivio)

Oltre 300 famiglie di Firenze, Prato e Pistoia da ieri mattina stanno tempestando di mail le caselle di posta elettronica dei vertici di Regione e Asl. Sono tutti genitori con figli con diagnosi di disturbo dello spettro autistico: lamentano il mancato rispetto di una delibera regionale che prevedeva rimborsi retroattivi per le terapie Aba (è un approccio terapeutico basato sul comportamento) effettuate dal secondo semestre 2023 a maggio 2024.

"Dopo cinque mesi dall’entrata in vigore dei decreti regionali – sottolineano le famiglie nelle lettere inviate con copia-incolla – ancora nessuno di noi è riuscito a richiedere e ad ottenere dalla Asl Toscana Centro i rimborsi che devono coprire spese già sostenute. Per alcuni di noi è di vitale importanza ricevere quanto ci spetta, ma per una serie di cavilli tecnici è tutto ancora bloccato". Le famiglie chiedono anche la proroga degli stessi rimborsi almeno per tutto il 2025 rispetto alla scadenza della fine di quest’anno, oltre che l’innalzamento dell’ammontare del giornaliero, fissato a 15 euro, in vigore dal lontano 2021 e ormai inadeguato a sostenere le ingenti spese delle cure per i loro figli. Un’ora di metodo Aba (approccio giudicato particolarmente efficace per l’autismo) costa 22-25 euro più iva e contributi; alcune famiglie devono pagare anche due ore al giorno, quindi si sale a 50.

"Siamo nella situazione – sottolinea Leonardo Grossi, vicepresidente della neocostituita associazione Universo Autismo e genitore di un bimbo con diagnosi di spettro autistico – che le famiglie devono sempre ricorrere alle risorse personali per poter provvedere alle terapie dei propri figli". Il portavoce dell’opposizione e consigliere della Lega Marco Landi ha chiesto delucidazioni in apertura di consiglio regionale: "Perché nella nostra regione due Asl garantiscono i rimborsi e la Toscana Centro no? L’assessore Bezzini ci disse che non aveva ricevuto segnalazioni dai genitori. Ebbene, oggi ne ha ricevute oltre trecento".

m. p.