Aule, risolto il rompicapo degli spazi Succursali e lavori: ecco cosa accadrà

Il Livi-Brunelleschi avrà cinque sedi. Gli studenti del Dagomari ospitati dal Datini

Aule, risolto il rompicapo degli spazi  Succursali e lavori: ecco cosa accadrà

Aule, risolto il rompicapo degli spazi Succursali e lavori: ecco cosa accadrà

I conti tornano. Almeno per una volta settembre si avvicina senza l’incognita degli spazi. Grazie alle iscrizioni che sono rimaste in numeri contenuti, gli studenti pratesi delle superiori avranno tutti un banco dietro al quale sistemarsi. Non è poco in una città che da anni ha enormi problemi di capienza degli edifici scolastici superiori. Più o meno lo schema resta quello attuale: la scuola più sacrificate resta il Livi-Brunelleschi guidato da Mariagrazia Ciambellotti (nella foto) divisa su cinque sedi: via Maroncelli a Oste e via Milano a Oste ospiteranno l’artistico. Gli studenti del Livi saranno invece dislocati nella sede principale di via Marini, in via delle Fonti e al Rodarino di via Galcianese. Il Gramsci-Keynes riesce a contenere tutti gli alunni nell’edificio di via Reggiana grazie all’intervento tutt’ora in corso per la realizzazione di tre aule. Con qualche accorgimento all’orario, sarà possibile avere classi per tutti anche se fisicamente, non tutte le sezioni avranno la propria aula, ma saranno utilizzate a rotazione. Il Dagomari che aveva un problema di spazi legato ai lavori per la messa in sicurezza della sede principale, trasferirà una parte di studenti nell’ex Stella d’Italia in piazza Duomo. Tre classi fino a ottobre invece saranno ospitate al vicino Datini, che ha spazi a sufficienza così da creare meno disagi possibili ai ragazzi e alle famiglie oltre che agli insegnanti. Infine il Marconi avrà a disposizione il Marconcino.

"Per settembre non ci sono problemi anche se la questione degli spazi scolastici è calda", commenta il presidente della Provincia Simone Calamai. "Al di là delle soluzioni temporanee, ogni scuola dovrà avere una sede unica e stabile".

Per tirare davvero un sospiro si sollievo e accantonare l’incubo classi bisognerà attendere il 2024 quando la Provincia avrà a disposizione venti aule in più e cinque laboratori grazie alla scuola di legno di via Reggiana e alla succursale del liceo Copernico finanziata con il Pnrr. Opere progettate sotto la guida dell’ex presidente Francesco Puggelli che entro un anno e mezzo porteranno i frutti sperati. Spazi ai quali vanno aggiunti quelli ricavati nell’ex Stella d’Italia di piazza Duomo che resterà in uso alla Provincia.

Si.Bi.