Astrazeneca, ci risiamo: le dosi non arrivano Il Pegaso vaccina a scartamento ridotto

Giani: "Nuova fornitura non prima del 14 aprile". Più penalizzata la fascia 70-79 anni. Regolari le somministrazioni per gli over 80

La maratona vaccinale di Pasqua e Pasquetta inchioda e frena di fronte alle mancate forniture di AstraZeneca. Fino a ieri sera alle 22,30 gli operatori Asl ha lavorato in tre turni per assicurare le vaccinazioni a tutte le persone prenotate, quei cittadini che si erano visti saltare la seduta vaccinale del primo aprile. Oggi, per la prima volta da settimane, al primo piano dell’hub provinciale Pegaso il personale dell’Asl Toscana Centro non somministrerà le dosi del siero anglo-svedese, rimaste solo in quantità residue. Il centro di via Galcianese aprirà, dunque, solamente nel pomeriggio per ospitare i medici di famiglia che invece, in gran numero, saranno intenti a immunizzare i loro assistiti ultraottantenni.

E anche per domani non è prevista alcuna vaccinazione con AstraZeneca: tutto fermo in attesa delle forniture. Come ha fatto sapere il presidente Giani "la prossima consegna di AstraZeneca è prevista per dopo il 14 aprile e solo per circa 9mila dosi. Per la macchina organizzativa è una goccia". Intanto proprio ieri Ema, l’Agenzia europea del farmaco, si è espressa "sui benefici del vaccino Astrazeneca che superano i rischi del Covid-19. Il vaccino si è dimostrato altamente efficace nel prevenire l’ospedalizzazione. Dopo un’analisi approfondita è stato concluso che i casi riportati di coaguli insoliti devono essere elencati come possibili effetti collaterali".

Ieri in consiglio regionale, l’assessore Simone Bezzini, a cui Giani ha confermato piena fiducia, ha tracciato i filoni su cui si muove la campagna vaccinale toscana: il completamento degli over 80, la priorità per la fascia di età tra 70 e 79 anni con Astrazeneca e portare avanti con Moderna e Pfizer la vaccinazione degli estremamente vulnerabili. Con l’obiettivo di arrivare a maggio a mettere in sicurezza almeno il 30% della popolazione toscana.

Ieri al centro Pegaso sono stati inoculati 1.020 vaccini fra dosi di AstraZeneca e Pfizer BioNtech – di questo tipo le dosi non scarseggiano affatto – dei medici di base, mentre la somministrazione agli ultra fragili è proseguita nell’ala sud dell’ospedale Santo Stefano con 154 dosi di Moderna e 60 di AstraZeneca. In totale sono state somministrate 1.234 dosi.

Oggi, purtroppo, nonostante la potenzialità dell’hub provinciale Pegaso e della ’macchina’ messa in moto dall’azienda sanitaria, resterà inattivo il settore al primo piano mentre saranno impegnati nella somministrazione di Pfizer sugli over 80 circa 34 dottori di base. In totale arriveranno ad immunizzare fra le 600 e le 700 persone ultraottantenni (la scorsa settimana sono arrivati a vaccinare in media anche mille persone). L’obiettivo tassativo è di arrivare a dare la prima dose agli over 80 entro il 25 aprile. I medici di famiglia continueranno a vaccinare anche di sabato e di domenica. E c’è chi si sta già attrezzando per andare a vaccinare a domicilio con le task force. Alcuni di loro stanno completando o hanno già terminato l’immunizzazione dei propri assistiti e attendono disposizioni per continuare a portare il loro contributo nella vaccinazione: "Pronti a dare una mano agli altri colleghi", dicono. Intanto nella serata di ieri è stata riaperta sul portale regionale prenota vaccino la finestra per le persone con elevata fragilità. Come si legge sul portale, le dosi di vaccino a disposizione sono ancora molto ridotte. Questo consentirà, con la prossima apertura delle prenotazioni, di vaccinare solo una parte dei soggetti che si sono già iscritti e precisamente quelli registrati entro il 19 marzo.

Sara Bessi