REDAZIONE PRATO

Iolo si mobilita contro l’antenna per la telefonia: raccolte 600 firme

Presentata la petizione in Comune: “Sono mancati totalmente l'informazione e il coinvolgimento dei cittadini”

Iolo si mobilita per sospendere l'installazione della nuova antenna di telefonia

Iolo si mobilita per sospendere l'installazione della nuova antenna di telefonia

Prato, 21 maggio 2025 – Iolo si mobilita e presenta in Comune la petizione per sospendere l'installazione della nuova antenna di telefonia “Sono mancati totalmente l'informazione e il coinvolgimento dei cittadini”. In via dei Tini a Sant'Andrea a Iolo sono state raccolte quasi seicento firme. Adesso i residenti chiedono alle istituzioni di trovare un sito differente per installare la stazione radio base: “Necessaria la minimizzazione dell’esposizione alle onde elettromagnetiche, e un controllo approfondito delle documentazioni di pianificazione e progetto specialmente in caso di installazioni su suolo privato”.

Una mobilitazione di paese, più di seicento firme raccolte in pochi giorni e una richiesta chiara: sospendere l'autorizzazione all'installazione della stazione radio base (antenna di telefonia 4g e 5g) in via dei Tini a Sant'Andrea a Iolo. E' la raccolta firme discussa in commissione consiliare comunale lavori pubblici alla presenza della politica e dei rappresentanti dei firmatari della petizione. Un gruppo che chiede al Comune di Prato “l'effettiva e completa attuazione delle leggi e delle normative nazionali regionali e locali in merito alla minimizzazione e protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e una partecipazione civica attiva della cittadinanza”. Tutto nasce dall'autorizzazione all'installazione di un'antenna di telefonia in via dei Tini a poche decine di metri da una strada residenziale, sul retro della chiesa di Sant'Andrea e a brevissima distanza da dove tra l'altro avrebbe dovuto esserci in atto a breve un piano di riqualificazione della zona. Un restyling, quest'ultimo, molto atteso in paese perché porterebbe con sé la riqualificazione complessiva della strada, oltre alla ricostruzione di una caratteristica dimora storica e un intervento sul sistema fognario molto atteso in via dei Tini, strada che si trova in una zona a pericolosità idraulica 3. Un piano che invece adesso rischia di saltare con l'installazione della nuova antenna di telefonia, alta 35 metri che si troverebbe a circa 25 metri dalla nuova ricostruzione.

“Riteniamo che siano state omesse le fondamentali attività preliminari al rilascio della concessione – spiegano i firmatari della petizione -. E chiediamo da tempo la possibilità di aprire una discussione volta al ricollocamento della stessa antenna. Tutto questo al fine di garantire gli interessi della compagnia privata, ma anche di tutelare la salute fisica e mentale e gli interessi in genere della popolazione. Residenti che sono venuti a conoscenza dell'installazione solo per 'mera casualità' e non per informativa chiare e trasparente predisposta dagli enti preposti”. Come sottolineato da chi abita in zona, infatti, “è completamente mancata la partecipazione pubblica nella diffusione di questo piano di installazione. Un dibattito pubblico che invece sarebbe stato fondamentale per individuare un sito alternativo all'antenna, con una visione condivisa con il paese”. I residenti fanno inoltre trovare la “mancanza di urgenza” nell'installazione della stazione radio base visto che “già oggi la copertura 4g e 5g è presente in paese”. Alla luce di tutti questi elementi la richiesta in commissione è stata chiara: “Chiediamo analisi approfondite dei piani di sviluppo, dei progetti, delle motivazioni di installazione in urgenza, e della documentazione in genere, prima di procedere alle autorizzazioni – sottolineano -. Chiediamo altresì il rispetto del regolamento comunale o, meglio, la sua modifica ed attualizzazione, il coinvolgimento attivo della popolazione nei processi decisionali per la localizzazione di stazioni radio base per telefonia cellulare così come altri impianti con capacità di emissione di campi elettromagnetici, il monitoraggio e il controllo continui del livello dei campi stessi.

E ancora la valutazione del danno economico apportato alla popolazione coinvolta e la predisposizione di un adeguato compenso, la revisione delle autorizzazioni già concesse e in fase di concessione al fine di coinvolgere la popolazione, la sospensione delle attività di installazione per consentire tale revisione e l’individuazione di siti alternativi a vantaggio della collettività. Collocazioni che tra l'altro vadano a minimizzare l’impatto urbanistico, paesaggistico, ambientale, preservando il valore storico architettonico della chiesa di Sant'Andrea, degli immobili e del contesto paesaggistico”.

Il gruppo di firmatari al termine della discussione della petizione in commissione Lavori Pubblici si dice “molto insoddisfatto dall'esito dell'incontro”. “Speravamo che ci potesse essere una nuova apertura al dialogo – concludono -. Possibilità che invece non ci è ancora stata data e che ci costringe a perseguire tutte le strade possibili per tutelare la salute e gli interessi dei residenti. C'è inoltre tanto rammarico per il fatto che non sia stata tenuta di conto la distanza davvero minima, nemmeno venti metri, fra la collocazione dell'antenna rispetto al giardino della casa più vicina”.