
Pellegrinaggio dell'Azione Cattolica a Boccadirio
Prato, 17 luglio 2020 – In pellegrinaggio, a piedi, sui sentieri di montagna per chiedere l’intercessione di Maria per la città e per la diocesi di Prato. Lo aveva compiuto a maggio il vescovo Giovanni Nerbini, partendo da piazza Duomo per giungere al santuario di Boccadirio sull’Appennino bolognese, percorrendo quel cammino caro e molto amato dai pratesi, che da secoli lo percorrono per la speciale devozione che li lega a quel luogo. Fu in quell’occasione che venne invitato dal rettore padre Franco Inversini: e ora, in occasione dei festeggiamenti per i 540 anni dell’apparizione mariana, avvenuta il 16 luglio 1480 ai due pastorelli Donato e Cornelia, il vescovo Nerbini domenica 19 luglio tornerà a Boccadirio per celebrare, alle ore 11, la santa messa al Santuario della Beata Vergine delle Grazie.
L’appuntamento rientra nell’ambito delle celebrazioni organizzate dai padri Dehoniani che reggono il santuario da oltre settant’anni, in occasione appunto del 540esimo anniversario dell’apparizione di Maria. Le iniziative hanno preso il via il 7 luglio con la novena di preghiera che è proseguita fino al 15; il giorno della ricorrenza, la messa è stata presieduta dall’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori. Domenica la celebrazione della messa sarà invece presieduta dal vescovo Giovanni Nerbini, invitato dal rettore padre Franco Inversini il 17 maggio scorso, quando il Presule arrivò in pellegrinaggio da Boccadirio a piedi partendo da Prato. Per l’occasione, e per ricordare il forte legame della diocesi pratese e il santuario mariano, l’Azione Cattolica di Prato ha deciso di svolgere proprio domenica il tradizionale pellegrinaggio verso Boccadirio. Che si tiene ogni anno, infatti, nel mese di maggio, ma che a causa dell’emergenza Coronavirus, quest’anno non si è potuto svolgere. E così l’Azione Cattolica ha deciso di recuperarla in occasione proprio dell’anniversario dell’apparizione mariana.
Il ritrovo è alle 6,30 alla chiesa di Santa Maria Assunta a Montepiano, la parrocchia dell’alta Val di Bisenzio che confina direttamente con la diocesi di Bologna, per un percorso a piedi della durata di circa quattro ore fino a Boccadirio, attraverso il sentiero che dal paese costeggia il fiume. L’arrivo al Santuario è previsto per le 10,30, così da poter partecipare tutti insieme alla messa delle 11 presieduta dal vescovo Giovanni. E a seguire, pranzo al sacco al santuario. L’Azione Cattolica avrà a disposizione un paio di navette per il collegamento Boccadirio-Montepiano per recuperare le auto lasciate alla partenza dai pellegrini. Per motivi organizzativi, logistici e sanitari, per partecipare è necessario registrarsi collegandosi al link https://bit.ly/32ifsj0. Il pellegrinaggio si svolgerà nel rispetto delle norme anticontagio.
Situato nel territorio dell’arcidiocesi di Bologna, vicino al confine con il Comune di Vernio, Boccadirio è da sempre considerato il santuario dei pratesi perché la veggente, la piccola Cornelia Vangelisti, divenne monaca col nome di suor Brigida nel convento di Santa Caterina a Prato. Era il 16 luglio, giorno della festa del Carmine, quando la Vergine apparve ai due bambini chiedendo loro di diventare sacerdote e monaca. In ricordo dell’evento prodigioso la popolazione del vicino paese di Baragazza eresse una piccola chiesa con tabernacolo, poi ingrandita nel corso dei secoli fino a diventare lo splendido complesso che vediamo ancora oggi incastonato tra i monti dell’Appennino tosco-emiliano.