Prato e Montemurlo, il giorno del lutto cittadino dopo la notte di paura

Il punto della situazione: strade, frane, aiuti

Prato, 11 novembre 2023 – In Toscana, dove stanotte si è di nuovo abbattuto il maltempo sulle aree alluvionate "il sistema di protezione ha retto" e intanto "continua il lavoro per il ripristino degli argini". Lo spiega nel punto stampa di questa mattina il presidente della Regione e commissario per l'emergenza Eugenio Giani.

I lavori provvisori fatti sull'Agna a Montale e sul torrente Stella a Quarrata e nella stessa gran parte di Bagnolo, dice, "hanno funzionato", come "hanno retto" quelli di rafforzamento sull'argine del Bagnolo che protegge via Pistoiese, dove ci sono abitazioni. La criticità c'è stata dalle 21 alle 23, "quando il Bagnolo si è talmente gonfiato da creare una falla sull'argine opposto, che dà su un terreno agricolo: questa fuoriuscita non ha portato alcun danno a persone o cose", prosegue Giani. Il timore, "era che quest'area agricola, che confina dall'altro lato con la linea ferroviaria

Prato-Pistoia e che in un paio di punti ha un sottopassaggio carrabile, mettesse a rischio il borgo di Sant’Ippolito nel Comune di Prato".

Quindi, temendo che che l'acqua potesse arrivare a lambire il borgo "per sicurezza erano state fatte alcune evacuazioni precauzionali. Tutto il nostro sistema di protezione ha funzionato. Alla rottura dell'argine del Bagnolo si lavora fin dalla notte".

Gli evacuati

Intanto sono rientrate in casa stamani le persone che venerdì sera erano state evacuate precauzionalmente nella zona ovest di Prato, in particolare nel quartiere Sant'Ippolito di Galciana, dopo la rottura di un argine del torrente Bagnolo: fortunatamente, dopo l'arresto delle piogge attorno alle 22, ad allagarsi sono stati solo alcuni terreni agricoli. Più complessa, spiegano invece dalla Protezione civile comunale, la situazione a Figline, dove i geologi stanno valutando l'assestamento di una frana che ha coinvolto una porzione di territorio accanto all'argine del torrente Bardena.

Lutto cittadino

Oggi a Prato e a Montemurlo è lutto cittadino per 4 delle 8 vittime dell'alluvione che ha colpito il 2 novembre la Toscana. In particolare nella città capoluogo bandiere esposte a mezz'asta e listate a lutto per Antonio Tumolo, 84 anni e Tindaro Di Amico, 73. Tumolo è morto travolto dalla piena del torrente Bardena venendo poi ritrovato cinque giorni dopo, Di Amico è rimasto folgorato mentre cercava di staccare la corrente elettrica dalla taverna. Le vittime decedute nel comune di Montemurlo sono invece Alfio Ciolini, 85 anni, di cui proprio stamane è celebrato il funerale, nella chiesa del Sacro Cuore, e Teresa Pecorelli, 84 anni, le cui esequie si sono già svolte.

VIDEO: il minuto di silenzio a Prato

Qui Montemurlo

Tantissime le persone che hanno partecipato alle esequie di Alfio Ciolini, parenti, amici, vicini di casa. Il Comune di Montemurlo era rappresentato dal sindaco Simone Calamai, dagli assessori della giunta, dalla comandante della polizia municipale, Enrica Cappelli, e dal gonfalone comunale, listato a lutto e scortato da due agenti. Erano presenti anche i rappresentanti delle forze dell'ordine, i carabinieri della Tenenza di Montemurlo con il capitano Quintino Preite, la polizia e la guardia di finanza.

"Oggi è il momento del silenzio, del raccoglimento e della vicinanza ai parenti delle vittime - dice il sindaco Simone Calamai – Sono giorni durissimi per tutta Montemurlo. Oggi ricordiamo Alfio e Teresa e allo stesso tempo esprimiamo vicinanza a tutti coloro che soffrono per la calamità che si è abbattuta su Montemurlo, coloro che hanno perso tutto e ora vivono momenti di grave difficoltà. Nessuno sarà lasciato solo”.

A mezzogiorno, su richiesta del sindaco Calamai, tutta Montemurlo ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell'alluvione. Calamai, insieme ai rappresentanti delle forze dell'ordine, delle associazioni di volontariato locale, della protezione civile nazionale e dei volontari delle colonne mobili presenti a Montemurlo, si è recato in piazza della Repubblica, sotto il municipio con le bandiere listate a lutto ed ha osservato un minuto di silenzio e raccoglimento.

GLI AIUTI

In questi giorni di dolore e perdita, a Montemurlo si è respirata anche tanta solidarietà. Questa mattina al Coc, centro operativo comunale di protezione civile di Montemurlo, è arrivato un camion della protezione civile di Forlimpopoli (provincia di Forlì – Cesena) carico di aiuti. "La Romagna, così duramente colpita la scorsa primavera da un'alluvione senza precedenti, non ha fatto mancare il suo aiuto ai cittadini di Montemurlo, dimostrando ancora una volta un grandissimo cuore e uno straordinario senso di solidarietà”, osserva il sindaco Calamai. La protezione civile di Forlimpopoli ha portato pale, stivali, tira acqua e due pallet di bottiglie d'acqua minerale. Nei giorni scorsi, inoltre, al Coc sono arrivati anche gli aiuti e la solidarietà dell'Ascic, l'associazione per gli scambi culturali delle imprese Italia - Cina e dell'Associazione Abbigliamento Italia – Cina che hanno consegnato vario materiale per la pulizia dal fango. “Grazie a tutte le associazioni che ci hanno fatto arrivare la loro solidarietà e aiuti concreti”, dice il sindaco Calamai.

STRADE- FRANE- CORSI D'ACQUA

Questa mattina via Labriola, dalla rotatoria con via Riva fino a via Rovigo, è rimasta chiusa per consentire le operazioni di pulizia dal fango. In conseguenza della chiusura, sulla via Montalese, da via Pier Della Francesca a via Riva, è stato invertito il senso di marcia con direzione Montemurlo- Prato. Proseguono senza sosta i controlli dei tecnici comunali per verificare la situazione delle frane nella zona collinare. Sorvegliati speciali sono il fosso Stregale il torrente Bagnolo, sui quali sono in corso ulteriori verifiche ed è attivo un monitoraggio continuo da parte della protezione civile comunale.

VACCINAZIONE ANTITETANICA

Martedì 14 novembre sarà possibile ricevere la vaccinazione ”antitetanica” gratuita anche a Montemurlo. L’appuntamento dalle ore 14 alle 16 in via Scarpettini, 370 all’interno della Misericordia di Oste. Si tratta di una seduta straordinaria di vaccinazioni antitetaniche, disposta per gli abitanti delle aree colpite dall'alluvione e per i soccorritori che numerosi stanno lavorando in queste zone e sono perciò particolarmente esposti al rischio. I servizi di igiene pubblica del Dipartimento della prevenzione offrono gratuitamente e senza prenotazione la vaccinazione "antitetanica" (dTp), sia come ciclo primario che per l'eventuale richiamo che va effettuato ogni 10 anni. "Tutte le istituzioni insieme per dare sostegno alla popolazione - conclude il sindaco Calamai - In questo momento così difficile è fondamentale tutelare la salute e fare prevenzione”.

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