Li hanno scoperti a bivaccare in una proprietà sequestrata. L’indagine della polizia municipale di Montemurlo è partita dalle segnalazioni di alcuni cittadini che da qualche tempo notavano uno strano andirivieni da un terreno in via Bicchieraia, posto sotto sequestro penale dallo scorso giugno per gestione abusiva di rifiuti. Il terreno agricolo di circa 1300 metri quadrati era stato infatti trasformato in una discarica illegale di rifiuti, anche pericolosi, tra via Bicchieraia e via Tagliamento.
Dopo l’operazione congiunta di polizia municipale e Arpat, all’area erano stati posti i sigilli e quindi i frequenti movimenti di persone, che entravano e uscivano, hanno insospettito i residenti nella zona. Per la municipale, dopo alcuni appostamenti, non è stato difficile capire che alcune persone di origine straniera, avevano fatto un buco nella recinzione ed entravano furtivamente nel terreno, dove si trovano alcune baracche che utilizzavano come alloggi di fortuna. Al momento del controllo nel terreno gli agenti hanno trovato due marocchini, risultati irregolari sul territorio italiano. Uno dei due giovani, di 21 anni, è riuscito a scappare, ma è stato comunque identificato dagli agenti, l’altro, un 35enne, è stato condotto in questura a Prato per il fotosegnalamento. Per entrambi è scattata anche la denuncia penale per violazione dei sigilli di un’area sottoposta a sequestro. "I controlli della polizia municipale delle aree sottoposte a sequestro sono costanti ma è stata di fondamentale importanza la collaborazione dei cittadini che, insospettiti dagli strani movimenti, ci hanno subito avvertito. - spiega l’ispettore della polizia municipale, Stefano Melani – In questo modo siamo riusciti a capire la modalità attraverso cui le persone si introducevano nel terreno agricolo, dove, già a giugno scorso, avevamo trovato una baracca-dormitorio, con letti e cucina e due persone che vi dormivano, di cui uno irregolare".
Il terreno in questione è di proprietà di una cittadina italiana, residente a Prato, mentre era un cittadino marocchino, già conosciuto alle forze dell’ordine, 50 anni residente a Montemurlo, che gestiva un’attività illecita di gestione rifiuti con tanto di smontaggio dei vari materiali tra cui frigoriferi e motori elettrici, e poi termosifoni in ghisa, tubazioni in piombo, batterie, fusti di olio e tanto altro ancora.
"Sono i cittadini le vere sentinelle sul territorio e vorrei ringraziarli per lo spirito civico dimostrato anche in questa circostanza per aver prontamente segnalato la situazione alla municipale" spiega l’assessore Giuseppe Forastiero.