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Al Politeama "L’amaca di domani" Michele Serra si racconta sul palco

Al Politeama "L’amaca di domani" Michele Serra si racconta sul palco

Al Politeama domani alle 21 Michele Serra racconta di sé e del mestiere fragile dello scrittore in L’amaca di domani, in chiusura della rassegna Ridere sul serio. Con ironia pungente e provocatoria lo spettacolo descrive i rischi e i piaceri della scrittura, la potenza delle parole che può essere anche distruttiva e per questo richiede un’assunzione di responsabilità. Cosa significa essere opinionista? Come si fa a interpretare ogni giorno per milioni di italiani gli aspetti meno banali della cronaca, della politica, del costume, mantenendo uno sguardo ironico e intelligente su tutto? Serra lo fa da trent’anni, ma ora porta in scena i suoi tormenti, i suoi dubbi e gli aspetti perfino grotteschi di un mestiere fatto di parole e pensieri, ma soprattutto di senso del limite e della misura. Mai invettive, che oggi vanno tanto di moda, mai insulti taglienti a chi non la pensa come lui, mai slogan polemici, mai la predica accademica. Le sue critiche vanno alla destra come verso la sinistra, la presa in giro va agli altri come a se stesso, il gusto della satira mette a nudo i potenti ma anche i vizi della gente comune. Tutto questo con la leggerezza di uno sguardo acuto che non cade mai nel moralismo.

L’autore si confessa sul palcoscenico del Politeama alla presenza di una mucca, in una scena immersa fra le nuvole a dare un tocco di leggerezza. Il perché è racchiuso nelle domande da cui il giornalista ha preso spunto per il suo spettacolo: "Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie, che per esistere non sono condannate a parlare?". Dipanando la matassa della propria scrittura, l’autore fornisce anche traccia delle proprie debolezze e manie. Per Serra il vero bandolo, come per ogni cosa, forse è nell’infanzia. Il finale, per fortuna, è ancora da scrivere. La regia è di Andrea Renzi, le scene e i costumi dello spettacolo sono di Barbara Bessi. Nato a Roma nel 1954 e cresciuto a Milano, Michele Serra è autore di numerosi libri, scrive su la Repubblica e L’Espresso. Ha scritto per il teatro e per la televisione. Ha fondato e diretto il settimanale satirico Cuore. Biglietto è di 25 euro, 20 euro per under 25 e iscritti newsletter. Prevendite su Ticketone o in teatro.