La Regione aveva promesso procedure snelle, il governo aiuti. E invece a venti giorni dall’alluvione gli imprenditori si lamentano per le complicazioni legate allo smaltimento del fango tolto dalle loro fabbriche e per l’assenza di certezze sullo stop agli adempimenti fiscali, dopo che quelli del 16 novembre non sono stati spostati (anche se chi non ha pagato non riceverà sanzioni). L’ultima cosa di cui c’è bisogno adesso nel distretto è la burocrazia (o i tira e molla politici, gli scaricabarile su colpe e ritardi). Qui tutti si sono rimboccati le maniche per ripartire prima possibile e la sfida adesso è evitare la fuga dei clienti. E’ troppo chiedere di non complicare le cose?
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