SILVIA BINI
Cronaca

Prato sbarca su Airbnb. Le case per affitti brevi sono sempre di più

Firenze ha troppi turisti e ha bloccato nuove aperture in centro. Per i proprietari è un’opportunità e infatti si moltiplicano gli alloggi che sono destinati a ospitare i visitatori per pochi giorni

Turisti in centro

Prato, 5 ottobre 2023 – Via Carbonaia, piazza Ciardi, piazza San Francesco. Case un tempo abitate da residenti e oggi appartamenti dedicati agli affitti brevi. La moda del turismo mordi e fuggi a Prato piano piano sta crescendo anche se ancora non ha preso campo come a Firenze dove si è bloccata l’apertura di nuovi alloggi nell’area Unesco del centro storico. È anche vero che Prato non è Firenze, ma anche qui la voglia di mettere a frutto su portali come Airbnb l’appartamento ereditato dalla nonna c’è e si sta trasformando in un sistema capace di produrre una rendita straordinaria. Del resto anche la vicinanza con la culla del Rinascimento invasa da migliaia di turisti qualche beneficio lo porta.

E così nell’ultimo anno sono diverse le case trasformate in alloggi per affitti brevi. Letti singoli e nella maggioranza dei casi interi appartamenti, per avere una idea basta aprire appunto il sito di Airbnb: se qualche anno fa Prato era quasi assente, ora gli annunci riempiono più e più pagine. La media di spesa per una casa in centro oscilla tra 70 e 100 euro a notte: "Casa confortevole, in pieno centro a 25 minuti da Firenze raggiungibile dalla stazione del Serraglio", in linea di massima i post a corredo delle foto delle abitazioni ricalcano questo tenore. I commenti sono quasi tutti positivi, segno dell’ospitalità pratese. Quello che gli ospiti stranieri apprezzano è la dimensione cittadina, ancora legata ai vecchi schemi della città da vivere dove il barista sa quale pasta preferisci e come ti piace il caffè. Qualcosa che Prato offre rispetto alle grandi città super affollate e che conquista il cuore di quanti passano alcuni giorni all’ombra del Castello dell’Imperatore.

«Chi investe nel turismo ha un bel ritorno – spiega l’assessore all’urbanistica, Valerio Barberis –. Prato ha margini di crescita in questo settore che sta ingranando. Gli affitti brevi sono una soluzione adottata da sempre più persone, anche perché qui rispetto ad altre province abbiamo un regolamento che permette velocemente il cambio di destinazione d’uso. L’obiettivo dei nostri strumenti urbanistici è proprio quello di agevolare il riutilizzo degli immobili e infatti bastano pochi passaggi per mettere le carte in regola". In base ai dati del Comune nel primo semestre del 2023 in tutta la provincia si sono registrate 142 locazioni turistiche (per 258 camere e 576 letti): di queste nel Comune di Prato ce ne sono 111 (198 camere, 426 letti). Nello stesso periodo sono arrivate 3.761 persone in provincia e 3.119 persone a Prato con un tempo di permanenza medio di 4 giorni.

Spulciando tra le offerte on line si riescono a riconoscere alcune delle abitazioni trasformate in appartamenti destinati ad affitti brevi: le case vacanza prendono campo anche qui, del resto i turisti aumentano e anche gli studenti. Oltre 2000 le presenze, annue grazie alle tre università della città. Numeri che iniziano ad essere interessanti per chi sta pensando di trasformare la seconda casa in un Airbnb. Certo ci sono pro e contro: gli affitti brevi hanno necessità di una gestione costante tra pulizie e accoglienza, ma il fatto che sempre più proprietari di case anche in provincia stiano andando verso questa direzione dimostra che i turisti stanno aumentando e non solo perché lo certifica l’ultimo rapporto pubblicato dal Comune (+35%), ma perché molti proprietari si sono convinti a garantirsi una rendita reinventando l‘appartamento di famiglia.

«Il turismo è in espansione e chi ha deciso di investire in un Airbnb parla di esperienza positiva – dice l’assessore al turismo Gabriele Bosi –. Le peculiarità naturalistiche e architettoniche della nostra provincia, unite alla vicinanza con Firenze, rappresentano un bacino di sviluppo interessante per un settore in costante crescita".

Silvia Bini