
Aggressione in strada. Prende a calci l’ambulanza e picchia il soccorritore
Un altro episodio di aggressione ai danni di un operatore del servizio di emergenza urgenza del 118. L’ultimo caso vede protagonista suo malgrado Leonardo Secci, dipendente per il 118 della Pubblica Assistenza Prato Sud, di cui è direttore. Un operatore ’storico’ che domenica sera è stato raggiunto da un cazzotto ad una spalla da un giovane esagitato, che l’ambulanza della Pubblica Assistenza Prato Sud avrebbe dovuto soccorrere per una lite in strada a Galciana. Ora ha una brutta contusione alla spalla, riscontrata dopo radiografia e tac, eseguiti al pronto soccorso del Santo Stefano: ne avrà per 7 giorni. "Non è la prima volta che mi capita - racconta Leonardo Secci, 60 anni dei quali 46 trascorsi all’interno della Pubblica Assistenza - Purtroppo negli ultimi tempi episodi di violenza contro sanitari e volontari stanno crescendo". Secci ricorda quello che è accaduto domenica scorsa, quando intorno alle 19 la centrale operativa del 118 ha allertato la Pubblica Assistenza Prato Sud per una lite in strada con un giovane di 28 anni. Sul posto si dirige un’ambulanza con volontari: "Quando siamo arrivati, abbiamo trovato un giovane in stato di alterazione. Quando abbiamo cercato di avvicinarlo, ha preso a pedate uno sportello dell’ambulanza - prosegue - Gli ho chiesto che cosa stesse facendo e lui si è arrabbiato ancora di più iniziando anche a minacciarmi verbalmente. Insieme agli altri volontari non si riusciva a fermarlo. Abbiamo allertato la centrale che era necessario l’intervento di un’automedica e delle forze dell’ordine. Nel frattempo il ragazzo, che pareva si fosse calmato, ha ripreso a dare in escandescenza e a tirare pedate al portellone laterale dell’ambulanza. Mi ero allontanato per una telefonata, quando ho visto che il ragazzo stava arrivando di corsa verso di me per sferrare un pugno al volto. L’ho schivato ma mi ha colpito ad una spalla". Nel frattempo sono sopraggiunte tre volanti della polizia. Adesso partirà una denuncia d’ufficio perché i volontari sono equiparati ai sanitari. "E’ sempre un dispiacere quando vengono picchiati i volontari e distrutte le ambulanze che si comprano con tanti sacrifici - conclude Secci - I volontari mettono a disposizione il loro tempo per dare una mano alla collettività. Sarebbe bello aumentarne il numero: il servizio civile può essere una proposta per avvicinarli a questa realtà".
Sara Bessi