Addio ad Antonio Vermigli: "postino degli ultimi" e amico del presidente Lula

Cordoglio per la scomparsa dell’attivista amico del presidente brasiliano Lula. A lungo portalettere in via Pistoiese, sempre impegnato col circolo di Cafaggio

Antonio Vermigli è scomparso a Quarrata nella sua casa
Antonio Vermigli è scomparso a Quarrata nella sua casa

Prato, 14 luglio 2023 - Era conosciuto anche con il soprannome "il postino di Lula", perché era amico del presidente del Brasile. E il postino lo ha fatto per anni, a Prato nella zona di via Pistoiese, lui che era originario di Seano. Antonio Vermigli, portalettere, attivista nell’ambito della cooperazione internazionale e giornalista (era responsabile di Rete Radié Resch di Quarrata), è morto all’età di 72 anni lasciando profondo cordoglio nel mondo dell’associazionismo, della politica e nella comunità cristiana. Aveva cominciato come catechista e animatore nella parrocchia di Seano, negli anni Settanta, poi a Quarrata, dove abitava, aveva fondato con Ettore Masina l’associazione Rete Radiè Resch. Il suo nome è legato in particolare all’organizzazione della marcia per la pace e la giustizia Agliana-Quarrata, un appuntamento molto partecipato e apprezzato tanto da vantare ben 29 edizioni, con sospensione soltanto negli anni del Covid, al quale hanno partecipato nel tempo don Ciotti, Giancarlo Caselli, padre Alex Zanotelli e Gianni Minà.

A Prato era in contatto con molte realtà associative e a lungo si era impegnato nell’organizzazione della festa del volontariato al circolo Arci di Cafaggio. Da tempo Vermigli lottava contro una malattia che nell’ultimo mese si era aggravata, fino alla mattinata di mercoledì quando, nella propria abitazione di Quarrata e circondato dall’affetto dei figli Tommaso e Adele e della moglie Rosella, il suo cuore ha cessato di battere. Originario di Seano (Prato), cresciuto in collegio per la prematura morte del padre, in quell’ambiente, come raccontava lui stesso, fin da ragazzo imparò a schierarsi dalla parte dei più deboli contro le ingiustizie e le prepotenze.

L’incontro con don Enzo Benesperi lo portò ad avvicinarsi alle associazioni che si occupano di solidarietà sociale, e non ancora ventenne il suo interesse era già rivolto ai problemi dei Paesi in via di sviluppo. Entrato presto nel mondo del lavoro, per oltre vent’anni ha lavorato come portalettere a Prato, dove grazie alle sue doti comunicative entrò in sintonia con tante famiglie e da questa esperienza venne realizzato nel 2002 un docufilm, "Il postino di Quarrata".

Nel 1980, insieme ad alcuni quarratini che condividevano i suoi ideali, iniziò il suo percorso con l’associazione di solidarietà internazionale Rete Radié Resch, grazie all’incontro, per intercessione di don Arturo Paoli, con il giornalista Rai Ettore Masina. A Lucciano sulla collina di Quarrata, sede dell’associazione, trasferì anche la Casa della solidarietà, per l’accoglienza delle persone in difficoltà. Tra le varie iniziative a cui si dedicò con l’associazione, anche la costruzione di un villaggio per i profughi in Palestina, una sala pediatrica a Cuba, l’aiuto ai bambini di strada in Kenya.

Il funerale sarà celebrato oggi alle 16 nella chiesa di Vignole a Quarrata. Alle esequie sono attesi don Ciotti e padre Zanotelli.