Ieri è venuto a mancare Andrea Branzi, l’architetto fiorentino nato il 30 novembre 1938, dalla cui tesi su Prato è nata l’ispirazione per la "No Stop City". Il fondatore di Archizoom, che era stato ospite nel dicembre 2022 all’Urban Center del Centro Pecci, aveva dedicato la sua tesi di laurea a Prato, nel 1966, dal titolo "Free-Time Facilitis a Prato - Luna park permanente". La tesi è oggi conservata al Centro Pompidou di Parigi. Sulla scomparsa di Branzi, le parole dell’assessore all’Urbanistica, Valerio Barberis: "Esprimo il cordoglio mio, dell’amministrazione e dell’Urban Center che lo ha avuto recente protagonista, per la scomparsa di Andrea Branzi, una delle figure di intellettuale italiano più influenti della sua generazione. Ha plasmato il modo di osservare il mondo a generazioni di architetti, paesaggisti, urbanisti, artisti, designer. Ha plasmato anche il mio".
Branzi aveva dato vita ad uno dei progetti più interessanti del panorama progettuale dei successivi decenni: Archizoom Associati. Nel suo intervento di dicembre scorso all’Urban Center del Pecci, Branzi ha ricordato che la No Stop City di Archizoom nasceva anche dall’osservazione di quel paesaggio urbano fatto di fabbriche tessili pratesi illuminate anche di notte: un esternointerno continuo sempre al lavoro.