Addio a Niccolai, fondatore del colosso Beyfin

Partì da una piccola rivendita di bombole Gpl: oggi il gruppo conta 360 dipendenti. Si è spento a 91 anni. Il funerale oggi a Poggio a Caiano

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E’ morto un giorno prima di compiere 92 anni il fondatore della Beyfin, azienda di carburanti. Luciano Niccolai oggi avrebbe festeggiato il compleanno con la famiglia e i suoi dipendenti, come sempre e invece il destino ha voluto diversamente. Niccolai era nato a Pistoia nel 1931 e partendo da una piccola rivendita di bombole di Gpl aveva fondato alla fine degli anni cinquanta l’azienda "Etruriagas" che nel 1987 diventa Beyfin e si riconosce dal celebre quadrifoglio verde disegnato sull’insegna dei distributori di benzina e Gpl. Con la famiglia si era trasferito a Poggio a Caiano dove ha sostenuto tante iniziative culturali, ricreative e sportive. Oggi il gruppo totalmente a capitale italiano, conta 360 dipendenti, 11 filiali, 10 depositi e 150 stazioni di servizio dislocate nel Nord e Centro Italia con una presenza strutturata in 13 regioni. È del 1958 l’apertura del primo distributore a Firenze con annessa officina per trasformare i motori da benzina a Gpl. Di questo periodo resta la frase "Vado a gas, risparmio e non inquino" presto diventato un famoso adesivo apposto alle auto alimentate a Gpl. La Beyfin gestisce da sempre il distributore a Sant’Angelo a Lecore, fra Campi Bisenzio e Poggio a Caiano, situato proprio davanti al quartier generale. In questi ultimi anni c’è stato chiaramente un passaggio generazionale: da oltre 5 anni Beatrice Niccolai, figlia di Luciano, è amministratore delegato di Beyfin, diventata nel febbraio del 2022, Società Benefit. Per celebrare la vita e l’impresa del dottor Niccolai e in occasione dei suoi 90 anni, la famiglia ha realizzato il libro "Beyfin quattro petali di una storia italiana" scritto dalla giornalista Lucia Lunghini e presentato nel maggio dell’anno scorso in Regione Toscana e poi consegnato a tutti i dipendenti d’Italia in una giornata speciale organizzata a Dynamo Camp.

Tanti i ricordi e gli aneddoti che compaiono nel volume che raccontano l’Italia in un momento di grande espansione e crescita. Erano gli anni del boom economico e Niccolai seppe interpretare quella stagione come pochi in Italia: "Chi squadra vince" è il motto che rivolgeva sempre ai suoi collaboratori.

Il sindaco di Poggio Francesco Puggelli lo ricorda così: "Era una persona nota a tutti in paese, un uomo che è riuscito a costruire una grande esperienza imprenditoriale, dimostrando capacità umane e professionali da vero capitano d’industria. La sua impresa nel corso degli anni si è estesa in tutta Italia ma è sempre rimasta vicina al nostro territorio, sostenendo in moltissime occasioni iniziative e realtà del tessuto sociale poggese. Un’altra grande capacità di Niccolai è stata quella di aver saputo trasmettere la passione per l’impresa anche ai figli, passione con la quale loro stanno ora portando avanti il lavoro iniziato dal padre".

Il funerale si terrà oggi alle 14,30 nella parrocchia di Santa Maria del Rosario a Poggio a Caiano. Sino a questa mattina è possibile dare un ultimo saluto all’imprenditore alle Cappelle del Commiato a Firenze in via delle Gore.

M. Serena Quercioli