FRANCESCO BOCCHINI
Cronaca

Accoltellato dal collega dopo la lite in cucina, il racconto della volontaria: "L’ho salvato così"

Un dipendente pakistano ha ferito con la mannaia il capocuoco. E’ scappato rifugiandosi fuori, ma la polizia l’ha trovato e arrestato

Pattuglia della Polizia (immagine di repertorio)

Pattuglia della Polizia (immagine di repertorio)

Prato, 17 dicembre 2023 – Cena fra urla e paura venerdì sera all’interno del ristorante cinese Hao Sushi, dove si è rischiata la tragedia. Sì, perché uno dei dipendenti, un pakistano di 23 anni, ha ferito al collo con una mannaia un collega di origine cinese, di 39 anni. Tra i testimoni della scena una soccorritrice della Croce d’Oro, che al momento dell’aggressione si trovava a cena proprio nel locale di via Cellini.

"E’ successo tutto attorno alle 22,30 – racconta – ad un certo punto abbiamo visto uscire dalla cucina due persone e una si stava tenendo una mano sul collo, mentre l’altra la inseguiva con in mano una mannaia. Il primo, il capocuoco, ha cominciato a difendersi con una sedia. Nel frattempo in sala c’era il terrore". In quel momento a mangiare c’erano ancora circa 40 clienti.

Decisivo si è rivelato l’intervento dei titolari. "Assolutamente – continua il racconto della volontaria – Entrambi, un uomo e una donna, hanno avuto un grandissimo coraggio e senza pensarci troppo hanno strappato di mano la mannaia al ragazzo pakistano, mettendo a rischio la loro vita per tutare l’incolumità dei clienti e del dipendente cinese. Un gesto da eroi".

Una volta che è stato neutralizzato l’aggressore, la volontaria ha immediatamente soccorso il ferito: "Perdeva molto sangue, così abbiamo fermato l’emorragia e abbiamo chiamato l’ambulanza, che ha trasportato l’uomo al pronto soccorso a Prato – continua il racconto della soccorritrice – Ovviamente mi capita costantemente di dover fronteggiare questi tipi di emergenze, ma quanto è successo al ristorante è stato davvero assurdo, sembrava quasi di trovarsi nella scena da film. Fortunatamente si è evitato il peggio, ma lo spavento è stato davvero tanto. Adesso mi auguro che chi è stato accoltellato si rimetta il più in fretta possibile".

La vittima è arrivata in ospedale in gravi condizioni, ma fortunatamente non è in pericolo di vita: l’uomo è stato ricoverato al Santo Stefano con una prognosi di 30 giorni.

Al ristorante di via Cellini invece sopraggiunte subito due volanti della polizia. Gli agenti nel giro di poco tempo sono riusciti a rintracciare ed arrestare il ventenne con l’accusa di tentato omicidio.

In particolare i poliziotti sono riusciuti rapidamente a raggiungtere il giovane aggressore dopo averlo avvistato all’esterno dell’attività. Il 20enne, infatti, dopo essere stato disarmato e dopo la colluttazione coi titolari del locale, era uscito nascondendosi dietro a una siepe in attesa degli sviluppi della situazione. Ancora con il sangue sugli abiti e sulle mani, avrebbe ammesso agli agenti di aver colpito il collega cinese, anche se le motivazioni sono ancora da stabilire. Sembra anche, secondo le prime ricostruzioni, che il pakistano fosse al suo primo giorno di lavoro nel ristorante cinese. L’aggressore, che ha precedenti per reati contro la persona come hanno evidenziato gli accertamenti della polizia, è stato portato in carcere alla Dogaia.