
Accoglienza minori La Prefettura tira dritto vuole aprire un centro L’altolà dai Comuni
Da una parte c’è la Prefettura che cerca una struttura da dedicare all’accoglienza di minori non accompagnati. Dall’altra ci sono le amministrazioni comunali (tutti i comuni della provincia) che ribadiscono l’impossibilità di poter gestire ragazzini di quell’età al di fuori dei percorsi già tracciati. "Non è che non li vogliamo – precisa il vicesindaco Simone Faggi – , non siamo in grado di fornire loro gli standard di accoglienza a cui siamo abituati. Si tratta di minorenni non li possiamo ’buttare’ in un Cas e dargli solo da mangiare e da dormire. La gestione dei minori è più complessa e delicata. Lo Stato paga 100 euro al giorno per questi ragazzi. Diventano 60 in un Cas: che accoglienza può essere?". Una posizione che le amministrazioni comunali della provincia sostengono da mesi nonostante la scorsa settimana il governo abbia imposto a Prato l’accoglienza di otto minori. Il numero è destinato a salire (già domani ne arriveranno altri 3, tutti fra i 14 e i 18 anni) tanto che la Prefettura è corsa ai ripari e, nonostante il parere contrario di tutti i sindaci, il prefetto Adriana Cogode ha pubblicato un avviso esplorativo "per l’affidamento di servizi di prima accoglienza ai minori stranieri non accompagnati sul territorio". "Si cercano – spiegano dalla Prefettura – strutture in cui erogare i servizi di accoglienza per 15 minori al massimo visti gli imponenti afflussi degli ultimi giorni". La decisione è stata presa "all’esito di un confronto con gli amministratori locali, i quali, attraverso i servizi sociali, sono i soggetti a cui la normativa attribuisce il compito di immediata protezione e prima presa in carico del minore solo che si trova sul territorio comunale", precisano.
"Il confronto c’è stato – risponde Faggi – Mi sono fatto portavoce del pensiero di tutti i sindaci della provincia e ho spiegato che noi non siamo in grado di fornire questi servizi nel modo migliore e non vogliamo entrare nella gestione di un Cas per minori. Ne abbiamo già 50, domani ne prenderemo altri 3, 11 in tutto in una settimana. I posti ora scarseggiano. Il livello di accoglienza deve essere garantito con i criteri della legge regionale che noi non vogliamo derogare. Non possiamo essere complici di un sistema che riteniamo inadeguato". Ma la Prefettura tira dritto e spiega: "La normativa – si legge nell’avviso – prevede che, in caso di arrivi consistenti e ravvicinati di minori non accompagnati, qualora l’accoglienza non possa essere assicurata dai Comuni, il prefetto provveda ad attivare centri temporanei, di piccole dimensioni, in cui il minore, che non può avere più di 14 anni, è ospitato per il tempo necessario al trasferimento nei progetti Sai o nelle strutture comunali".
"Ci sono anche Prefetture, come quella di Arezzo, che hanno detto apertamente di non poter prendere più minori, il governo ce li impone nonostante la nostra contrarietà. Per questo da tempo chiediamo che venga istituito un hub regionale per minori", conclude Faggi.
Laura Natoli