ALESSANDRO PISTOLESI
Cronaca

"Io, a 90 anni ancora ai fornelli del ristorante"

Prato, la storia di Marino Giannoni, re della tartare di manzo. Classe 1931, aiuta il figlio nella gestione del locale. Il segreto? "La passione"

Marino Giannoni

Prato, 5 gennaio 2020 - Pensione, no grazie. Meglio lavorare, per passione. Fotografia di una generazione che non sta mai ferma. Nonni instancabili che non perdono l’entusiasmo. Sempre in movimento, inesauribili, perché il lavoro è sacro. E lavorano finché il fisico glielo permette. Come Marino Giannoni, classe 1931, anima della ristorazione pratese: 72 anni di servizio in sala, ancor oggi prepara la storica tartare ai clienti. Lo vedi frullare intorno ai tavoli come una trottola. Si adopera in cucina, intrattiene i clienti, li contagia col sorriso. Una forza della natura. Marino ha sempre lavorato e continua a essere la colonna del ristorante "Pepe Nero", gestito da figlio e nuora. A Prato lo conoscono come il "re" della tartare di manzo. A inizio gennaio la sua specialità è finita su "Striscia La Notizia". "Da allora il cellulare non fa altro che squillare", racconta Marino. "Mi chiamano amici e clienti, c’è anche chi mi ferma al supermercato. Sembro una superstar. Il segreto? La passione, nient’altro. I giovani si lamentano, non trovano lavoro. Io dico: se hai fatto il contadino e il militare, dopo dirai che il lavoro è una vacanza". Sguardo vispo e parlantina sciolta come nel ’52, quando da Lamporecchio arrivò a Prato. Aveva un appuntamento in piazza Duomo per diventare cenciaiolo ma non si presentò nessuno e allora s’infilò all’albergo-ristorante "Il Giardino" e chiese se avessero bisogno di qualcuno. Pochi minuti dopo era al lavoro. Da allora non ha smesso: per 45 anni cameriere al "Baghino", poi ha supportato il figlio Mirko nel "Pepe Nero". "Per 26 anni attaccavo la sera e avanti fino alle 4 di notte – insiste Marino –. Anche oggi non mi stanco, ci sono serate in cui preparo anche 30 tartare e sono sempre quello che chiude il locale. Dove prendo l’energia? Ce l’ho e basta". Marino ha sete di scoprire cose nuove, come i social. «So che i miei video vanno fortissimo – continua –. In un filmato ho rivolto un appello ai personaggi che non ho mai avuto il piacere di servire. In cima alla lista il direttore della guida Michelin, il Papa, Celentano e la Ferilli". Sì, perché a 88 anni Marino ha un sogno: "Vorrei che il Pepe Nero ricevesse una Stella. Non per me, per Mirko: se la merita". © RIPRODUZIONE RISERVATA