Un compleanno speciale per Paolo Taviani. Presto il suo nuovo film

Oggi il regista compie 90 anni: in questi giorni sta dando gli ultimi ritocchi al suo primo film in solitario ispirato al racconto ’Leonora addio’

Paolo Taviani

Paolo Taviani

San Miniato (Pisa), 8 novembre 2021 - Compie oggi novant’anni Paolo Taviani. Mentre la sua San Miniato (qui i Taviani hanno ancora la casa di famiglia, segno di un legame ancora forte), nei giorni del "tartufo, renderà omaggio al regista con un’iniziativa al Conservatorio di Santa Chiara. Paolo Taviani con il fratello Vittorio, scomparso nel 2018, ha scritto pagine straordinarie di un cinema di passioni forti nel quale i due maestri hanno raccontato anche la Toscana, terra che ricorre in alcune delle pellicole più importanti. Prima fra tutte "La notte di San Lorenzo", quando Paolo e Vittorio rievocarono la loro giovinezza sui colli di San Miniato, racontando l’orrore della guerra e la forza liberatrice dei partigiani: quella stagione drammatica e avventurona del passaggio del fronte in Toscana che vide contadini, cittadini, borghesi prendere in mano le sorti della collettività ed unirsi ai liberatori.

Compie novant’anni Paolo Taviani proprio mentre sta dando gli ultimi ritocchi al suo primo film "in solitario", ancora una volta ispirato a Pirandello e al suo racconto omonimo "Leonora addio". Lo ha voluto in bianco e nero, si apprende, come in un ideale ritorno agli esordi di quel cinema, firmato con il fratello Vittorio, che fin dagli anni ‘50 tracciò un’ideale linea di confine tra il magistero del Neorealismo e un nuovo cinema realista, volutamente ideologico e poetico insieme. Nati a San Miniato da una famiglia borghese, con padre avvocato e antifascista, i fratelli Taviani arrivano a Roma con un’idea ben chiara nella testa: fare il cinema, suggestionati dalla scoperta di "Paisà" (Rossellini è il maestro dichiarato), emozionati da "Ladri di biciclette". Dal loro sodalizio sono nati film che hanno segnato, appunto, la storia del cinema come il profetico "Sovversivi" sulla fine della fiducia cieca nel comunismo reale e il visionario "Sotto il segno dello scorpione" a cavallo con la repressione in Cecoslovacchia; hanno anticipato il fallimento dell’utopia rivoluzionaria attingendo alla storia del Risorgimento con "San Michele aveva un gallo" e "Allosanfan".

Nel 1977 vinsero la Palma d’oro con "Padre padrone" e pochi anni dopo trionfano ancora a Cannes con il loro più grande successo, "La notte di San Lorenzo". Nel 2012 vinsero il Festival di Berlino con "Cesare deve morire". L’ultima collaborazione è del 2017 con "Una questione privata" che Paolo dirige da solo, mentre il fratello Vittorio è costretto a rimanere a casa per la malattia che lo avrebbe portato via il 15 aprile di tre anni fa.