ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Villamagna e il segno del Natale

Dopo lunghi lavori riapre l’antichissima chiesa ma solo per la Messa di Natale. Poi riprenderà il cantiere di questo piccolo capolavoro

di Ilenia Pistolesi

Nel grembo sacro di un simbolo per un’intera comunità, il Natale sarà una luce ancor più potente capace di irradiare un sentimento di speranza corale in un momento in cui la festività per antonomasia sarà gioco-forza sconvolta dalle restrizioni dettate dall’emergenza. Torna a splendere l’altare della chiesa dedicata a San Giovanni Battista in quel di Villamagna, luogo di culto fra i più antichi del territorio (le prime attestazioni ci riportano fino al 975 d.C. e nel 2025 la chiesa traguarderà i 1.050 anni di vita), il grande cuore liturgico che ha rischiato di sprofondare giù a causa dell’usura dei secoli. La Messa di Natale sarà celebrata dal parroco del paese, don Tommi Fedeli, proprio nella chiesa ‘madre’ della piccola comunità, poi, dal 27 dicembre, la struttura tornerà a chiudere le porte per poter proseguire nel cammino di lavori di conservazione e restauro che porteranno, nel corso del 2021, al rifacimento del tetto (da cui sgorga acqua piovana che sta compromettendo lo stato di salute dell’edificio sacro) ed al restyling del campanile e delle campane, mute da una quarantina di anni e che il prossimo anno torneranno a suonare.

L’altare, dicevamo, compromesso da un problema annoso che ha rischiato di farlo collassare su stesso. Un manufatto in muratura dipinta risalente all’incirca ai primi del ‘700, che pian piano ha iniziato a imboccare una discesa pericolosa verso il basso: la struttura ed il pavimento, infatti, poggiavano su una chiesa sotterranea costruita nel ‘600 per una Confraternita laicale le cui volte, nello scandire inesauribile del tempo, hanno ceduto, così come il muro di sostegno. Ed ecco che la chiesa all’ombra della chiesa madre ha messo in pericolo la stabilità dell’altare e del pavimento, che ha preso ad avvallarsi: i lavori, seguiti passo dopo passo con la soprintendenza, hanno consentito di mettere in sicurezza tutta la zona intorno all’altare, blindato da un castello di travi in ferro che ora lo sorregge stabilmente.

Un cantiere minuzioso in cui ogni piccola cesella è tornata al proprio posto, come antiche mezzane e mattoni. Un cantiere che regala alla comunità il dono di poter celebrare Messa nella chiesa che è vessillo della piccola frazione di Volterra e che per secoli ha custodito la celebre Pala di Rosso Fiorentino.

"E’ un grande segno di speranza per tutti i cittadini di Villamagna, in un Natale segnato da così tante difficoltà – dice il parroco, don Tommi Fedeli – una via luminosa che mi auguro possa irradiare tutte le famiglie del paese. La chiesa sarà aperta per le celebrazioni del Natale e questo ci infonde fiducia. E’ un punto di partenza che può proiettarci verso momenti più gioiosi, quando questo incubo sarà finito". "Ed i lavori proseguiranno – aggiunge don Fedeli –, perché nel 2021 andremo a ristrutturare il tetto, potremo far risuonare le campane dopo 40 anni, con la speranza di riuscire a trovare le risorse anche per recuperare una parte dei dipinti".