REDAZIONE PONTEDERA

Vertenza operatori museali Fumata nera in Prefettura La mobilitazione continua

In consiglio comunale la maggioranza respinge la mozione delle minoranze. Passa il documento in cui sindaco si impegna a mantenere i servizi culturali.

Vertenza operatori museali Fumata nera in Prefettura La mobilitazione continua

VOLTERRA

Fumata nera ieri nel vertice con la prefettura per la vertenza che riguarda gli operatori museali, in stato di agitazione per il nuovo bando di gara di appalto dei servizi museali che vede pesanti riduzioni di orari, rischi di tagli al personale e una clausola sociale definita debole: la procedura di raffreddamento non ha portato esiti positivi e dunque la strada che si spalanca è quella dello sciopero, protesta che tuttavia non sarà possibile mettere in atto a agosto poiché per le città d’arte esiste una normativa ad hoc che impedisce forme conflittuali nel mese centrale del turismo.

Ma la mobilitazione andrà avanti. "Non è stato possibile giungere a un accordo di fronte al prefetto. Un accordo che avrebbe potuto mettere fine allo stato di agitazione dei dipendenti - dice, per la Cgil, Massimo Basilei - e questo perché da parte dell’amministrazione, nella persona del sindaco Giacomo Santi, non sono giunti elementi di rassicurazione sufficienti che possono far ritenere conclusa l’agitazione".

E ieri, in concomitanza con il consiglio comunale, operatori museali e Cgil hanno allestito una raccolta firme e un volantinaggio in piazza dei Priori al motto ‘Più cultura del lavoro’ e poi hanno presenziato al consiglio mentre, in una sala del Maggior Consiglio colma, il Gruppo Misto della consigliera comunale Federica Sarperi, con la collaborazione delle altre liste di minoranza, ha presentato in assise una mozione per spingere l’amministrazione a intervenire con urgenza sulla situazione che si è creata a seguito della pubblicazione del bando di gara. La richiesta dagli scranni dell’opposizione, formulata nella mozione, è chiara.

"Annullare o revocare in sede di autotutela - recita la mozione - l’attuale procedura di gara per l’affidamento in appalto dei servizi museali, bandendo una nuova procedura al fine di garantire ai lavoratori l’applicabilità del contratto collettivo nazionale di lavoro relativo allo specifico settore. In base al nuovo codice degli appalti entrato in vigore a luglio, che tutela maggiormente i lavoratori".

"Chiediamo inoltre - prosegue ancora la mozione - che venga riparametrato nel nuovo bando il costo del servizio, tenuto conto di tempi e costi effettivi del lavoro, con applicazione del Ccnl Federculture, riconoscendo agli operatori l’anzianità e il livello conseguiti e la corretta professionalità del ruolo che andranno a svolgere, oltre tutte le altre richieste avanzate dai sindacati e dai lavoratori. Si chiede che si estenda il raggio di garanzia per i lavoratori, inserendo nel nuovo bando la clausola sociale a completa tutela dei lavoratori e a maggior garanzia della continuità occupazionale di tanti professionisti".

Il dibattito consiliare sulla mozione promossa dalle opposizioni si è protratto a lungo: l’amministrazione comunale ha chiesto di emendare il testo, mentre le opposizioni, a loro volta, hanno riproposto un emendamento per affermare, di nuovo, il ritiro del bando. L’emendamento delle opposizioni è stato quindi respinto dalla maggioranza, la quale ha votato una mozione in cui il sindaco si impegna a mantenere i servizi culturali. Ma non a ritirare il bando.

Ilenia Pistolesi