Un video chiede giustizia per Sara I misteri irrisolti del caso Scimmi

Restano i tanti interrogativi sulla morte della 19enne. L’unico processo celebrato. non ha dato un copione

CUOIO-VALDERA

Un video sui social dove "parla" Sara. E racconta che non compirà mai 23 anni. Racconta che a piedi sulla 429 – dov’è stata trovata cadavere – non c’è mai andata e che la sua "unica colpa è quella di essere una donna". E racconta di quell’anello "nascosto" prima di essere ucciso – perché in discoteca l’aveva – e del cellulare abbandonato in una piazzola prima di finire misteriosamente sdraiata sul quella strada dove poi un camion le passò di sopra. Un video pubblicato dalla sorella di Sara Scimmi, nella Giornata contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre, ci parla di un mistero irrisolto, sul quale si è celebrato un processo – questo ha legato il giallo di Castelfiorentino alla zona del Cuoio, perché il processo è stato celebrato a carico del camionista che investì la ragazza (è stato assolto) – che non ha dissipato neanche una delle ombre di questa tragedia. Che sono tante. E inquietanti. Sara Scimmi, 19 anni, fu trovata cadavere la notte del 9 settembre 2017 a Castelfiorentino una volta uscita nelle prime ore del mattino dalla discoteca.

Sul caso era stato aperto un fascicolo senza indagati con l’ipotesi di omicidio volontario, proprio per accertare se qualcuno avesse potuto aver aggredito la ragazza e successivamente gettata in strada. Un rebus tutto concentrato sugli ultimi otto minuti di vita della giovane, e sul quale una prima indagine ha cercato di comprendere cosa fosse realmente accaduto dopo l’uscita di Sara dalla discoteca. Ma questo filone non ha trovato alcun riscontro ed il fascicolo è stato archiviato lasciando in piedi il solo processo per omicidio stradale che non ha dato un copione alla tragedia. La famiglia delle ragazza sta lottando per sapere la verità: "Io sono Sara – dice il video – e sono stata uccisa tante volte. A distanza di tre anni ancora non abbiamo avuto giustizia". Le motivazioni della sentenza emessa nell’ottobre scorso (quando saranno depositate) potrebbero però dare l’input ad altri approfondimenti.

C. B.