
Un monito contro il bullismo Nel parco la panchina parlante "Prevenzione ed educazione"
Bullismo e cyberbullismo, due fenomeni ormai tristemente noti. Fenomeni che attualmente colpiscono, solo in Italia, circa il 15% dei ragazzi, con una percentuale del 20% nei bambini di 11 anni. A Castelfranco ora c’è una "Panchine Parlante" a fare da monito contro queste due piaghe che hanno, spesso, conseguenze devastanti per le vittime. Un progettoo frutto di una progettazione condivisa tra amministrazione comunale, Centro Diurno La Farfalla e Istituto comprensivo da Vinci. Una panchina gialla inaugurata ieri al termine di un percorso che ha visto i ragazzi lavorare sul tema della prevenzione al bullismo e cyberbullismo all’interno dell’educazione civica durante tutto l’anno scolastico. Ci sono stati prima degli incontri di conoscenza tra gli alunni con gli ospiti e gli educatori del Centro Diurno; poi i ragazzi e le ragazze, coordinati dall’insegnante di arte Michela Vivaldi, hanno ideato il disegno ed il motto della panchina. Sono stati in realtà pensati tre slogan per arrivare alla scelta finale attraverso un sondaggio che ha coinvolto tutta la comunità scolastica. Il disegno è passato poi al laboratorio di arte del Centro, in cui è stato riportato sulla panchina. A questo punto l’intera classe è andata per alcune mattine a dipingere la panchina lavorando insieme agli ospiti del Centro. I colori giallo e nero utilizzati hanno un significato simbolico: il nero rappresenta gli aspetti negativi ed il giallo quelli positivi.
"Il progetto delle “Panchine Parlanti” si arricchisce di questo ultimo elemento – ha spiegato il sindaco Gabriele Toti insieme all’assessore alle Pari Opportunità e alla Cultura Chiara Bonciolini -. L’obiettivo di queste panchine è quello di veicolare nei parchi pubblici messaggi culturali, sociali e civici, ma anche promuovere percorsi inclusivi per gli ospiti del Centro La Farfalla attraverso la collaborazione con istituzioni, scuola e associazioni”.
"Questo progetto ha costituito un’opportunità unica di sviluppo per le nostre alunne e i nostri alunni – ha aggiunto il dirigente scolastico dell’istituto Da Vinci -. Ha permesso loro di lavorare su competenze sociali e civiche senza tralasciare l’occasione di crescita nelle capacità relazionali. Ci auguriamo che si possa portare avanti questo tipo di attività anche nei prossimi anni".
Carlo Baroni