Renata Fonte è stata la prima donna uccisa dalla mafia, per la sua volontà ed il suo impegno per impedire la devastazione e la cementificazione di Porto Selvaggio, una località del Salento oggi, grazie anche a lei, parco naturale a disposizione di tutti. Per questo le verrà dedicato un mandorlo, che il presidio Libera "Peppino Impastato" e Legambiente Volterra hanno acquistato, ed il Comune ha messo a dimora in viale Mario Giustarini. Vicino all’albero, a metà del viale, una targa ricorda ora Renata, il suo lavoro e la sua crudele uccisione da parte della criminalità organizzata. Il presidio di Libera invita a condividere la cerimonia di dedica, che si terrà il 12 febbraio, alle 12 (se pioggia o neve la renderanno impossibile, la cerimonia verrà rinviata al giorno seguente). Sarà presente Sabrina Matrangola, figlia di Renata Fonte.
CronacaUn mandorlo per Renata Fonte