
Zona rossa, così anche i luna park sono sospesi: i giostrai sono rimasti a Pontedera
Pontedera, 24 novembre 2020 - Mai nella loro vita e carriera lavorativa si erano trovati a dover fermare le loro carovane per così tanto tempo. Come molte categorie anche i giostrai stanno vivendo un momento difficile, spaesati da questa situazione e costretti a non poter più svolgere la propria attività. La loro casa viaggia su quattro ruote, si sposta da una fiera all’altra, sempre in mezzo al trambusto dei luna park e circondati ogni giorno da tante persone, tanti ragazzi. Ora nella parte settentrionale di piazza del mercato dove sono ospitate le carovane c’è silenzio, il clima è surreale, ci sono famiglie con bambini disorientati da questa situazione inverosimile, rimasti bloccati da una pandemia che non si sa bene quando finirà. Il parcheggio lungo il viale di Fornacette che ospitava alcune di queste famiglie è stato liberato ieri mattina e ora le carovane si sono radunate tutte nella parte nord di piazza del mercato, senza dare noia a nessuno. Una quindicina di famiglie, poco meno di cinquanta persone in tutto. Quella di Pontedera è stata l’ultima fiera che si è svolta in Toscana, tra le ultime in Italia, prima che il Dpcm del 24 ottobre sentenziasse: "sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento". E nonostante tutto l’impegno dell’amministrazione comunale da una parte, e dei giostrai dall’altra, nel fare in modo che la fiera di San Luca si potesse svolgere in sicurezza, il decreto ha messo fine ad ogni giro sulle giostre. I successivi luna park di Fucecchio, Castelfranco di Sotto e Santa Croce sono stati poi annullati e la carovane sono rimaste bloccate a Pontedera. Ed ora pensando al futuro, le incertezze di queste persone sono tante. "Prima di aprire il luna park i primi di ottobre il Comune ci aveva fatto fare a tutti il tampone – racconta Fabio Carletti – ci eravamo frugati affinché tutto si potesse svolgere in regola con ingressi contingentati e steward a controllare che i ragazzi indossassero la mascherina evitando assembramenti. Persone ne sono venute poche ma almeno abbiamo avuto la possibilità di guadagnare qualcosa per andare avanti". I bambini e ragazzi continuano a frequentare le scuole cittadine mentre i genitori sperano di tornare presto a lavorare. "Il Comune di Pontedera, rispetto ad altre città o paesi, ha fatto il possibile e anche di più – dice Roberto Lupetti – ci hanno permesso di fare la fiera e adesso ci ospitano su questa piazza. Siamo costantemente in contatto con loro e ci aggiorniamo. Ora aspettiamo il 3 dicembre per vedere se cambierà qualcosa per il nostro settore ma crediamo che anche Natale e Capodanno lo passeremo qua".