
Tragedia al depuratore di S. Croce Alberto Fontanelli non ce l’ha fatta Gravissimo il collega ustionato
SANTA CROCE
Colleghi e coetanei. Ieri Alberto e Manuele erano di turno insieme al depuratore Aquarno. Insieme, come altre volte, incaricati di effettuare lavori di manutenzione alla copertura di una vasca di ispessimento fanghi. Alle 15,45 la tragedia. Entrambi cadono nella vasca precipitando dalla copertura per alcuni metri. Per Alberto non c’è stato niente da fare. Manuele ha riportato fratture e contusioni in tutto il corpo ed è stato ricoverato all’ospedale di Cisanello a Pisa dove è stato trasportato con l’eliambulanza. Si salverà. Alberto Fontanelli, 44 anni, di Pontedera era un tecnico molto preparato e scrupoloso. La sua morte ha destato profondo cordoglio in tutti i colleghi e le tante persone che lo conoscevano anche all’esterno dell’Aquarno, uno degli impianti più grandi d’Europa, a gestione pubblico-privata.
L’impianto del Cerri a Santa Croce è al centro di una importante trasformazione e ampliamento per aumentarne la capacità ricettiva dei reflui civili di Valdera, Valdelsa, Empolese e Valdinievole, il cosidetto progetto Tubone. Al momento depura gli scarichi delle concerie di Santa Croce, Castelfranco e Fucecchio e i reflui civili della riva destra dell’Arno. Ieri pomeriggio Alberto Fontanelli e Manuele Tuliani erano sulla copertura di una delle vasche dell’impianto. Come detto, stavano effettuando la manutenzione, un’operazione che viene effettuata in estate, quando il depuratore lavora a scartamento ridotto considerando che le concerie e tutte le aziende del settore di pelle e cuoio sono chiuse per le ferie.
A dare l’allarme è stato un terzo operaio che si trovava nei pressi della vasca dove Fontanelli e Tuliani sono caduti. Sul posto sono arrivate le ambulanze del 118, la squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Castelfranco, i carabinieri di Santa Croce, una pattuglia della polizia municipale dello stesso comune e i tecnici della medicina del lavoro dell’Asl Toscana Centro. L’eliambulanza Pegaso è atterrata su un terrapieno all’interno dell’area del depuratore. L’operaio ferito è stato recuperato dai vigili del fuoco e affidato alle cure dei sanitari che poi, in ambulanza, l’hanno trasferito vicino all’eliambulanza che l’ha trasportato all’ospedale di Cisanello. Qualche minuto dopo è stato recuperato il corpo di Alberto Fontanelli. Dopo il via libera del magistrato della Procura di Pisa la salma è stata trasferita alla medicina legale per l’autopsia.
I sindacati sono pronti alla protesta. Stamani, dalle 10 alle 11, tutte le sigle hanno indetto un presidio davanti ai cancelli di Aquarno perché, dicono, "non è accettabile che si continui a morire sul lavoro, chiediamo che vengano accertate tutte le responsabilità". "Da gennaio a giugno 2023 le denunce per infortuni sul lavoro in Toscana sono state 23.401, i morti 21, qualcuno sostiene che i dati sono in vistoso calo rispetto al 2022, tuttavia i conti si fanno a fine anno e già nel primo trimestre i morti sul lavoro su scala nazionale risultavano in crescita del 4 % – scrive in una nota il Cub-Sindacato di base di Pisa – Siamo davanti a un’emergenza taciuta tanto che non esiste nella legislazione italiano il reato di morti sul lavoro e così aumenta la mattanza di lavoratori e lavoratrici".
gabriele nuti