
Il tassidermista Gianluca Salvadori
Capannoli (Pisa), 26 maggio 2019 . Villa Baciocchi quinta speciale per un video che sarà realizzato nientemeno che dalla Sony Music: la villa capannolese ospiterà (con i ciak che verranno battuti i prossimi 4 e 5 giugno) le riprese di un videoclip inserito nel progetto «Faber Nostrum» promosso da Sony (che non ha granché bisogno di presentazioni), in collaborazione con Dori Ghezzi, artista e vedova del cantautore. Il video che avrà come sfondo la Villa di Capannoli è inserito nel progetto promosso dalla blasonata etichetta discografica, che quest’anno ha voluto celebrare il ventesimo anniversario della morte di Fabrizio De André, e il brano per il quale sarà girato il video è uno dei classici eterni di Faber, «Inverno», in una versione reinterpretata dalla band «I Ministri».
Ma andiamo subito a spulciare qualche curiosità: intanto l’occhio di Sony è caduto proprio su Villa Baciocchi grazie anche alla «bottega scuola» di Gianluca Salvadori, primo tassidermista scientifico, una figura unica nel panorama italiano. Salvadori, ricordiamo, da due decadi ricopre il ruolo di direttore scientifico del museo zoologico della Villa. Le location: le riprese della troupe si concentreranno principalmente nelle sale e nei corridoi che ospitano i diorami, nel cuore del laboratorio di tassidermia, nel salone di rappresentanza al primo piano (in cui verranno posizionati alcuni animali imbalsamati) e nella saletta attualmente utilizzata come deposito. Il progetto: a venti anni dalla scomparsa di Faber, Sony ha voluto riunire alcuni nomi della musica italiana per un grande progetto in cui gli artisti, fra cui gli Zen Circus e Willie Peyote, racconteranno De André attraverso le sue parole, la sua poesia imperitura, la sua musica a tratti struggente. La band: «I Ministri», chiamati a reinterpretare il capolavoro di Faber «Inverno», sono un gruppo musicale italiano di genere alternative rock, formatosi a Milano nel 2003. La band è composta da Davide Autelitano (voce e basso), Michele Esposito alla batteria e Federico Dragogna alla chitarra. Insomma, l’occasione sarà davvero ghiotta, perché la Villa e la sua storia, le sue sale, il suo laboratorio, verranno «sparate» in un progetto che ha un respiro nazionale e che vede al timone una delle case discografiche più importanti nel globo.