LUCA BONGIANNI
Cronaca

"Si svendono i gioielli di famiglia con valutazioni fuori dal mercato"

Pontedera e la messa all’asta dell’ex Villa Piaggio, della scuola De Gasperi e del parco Gemma. La Lega non ci sta, Pandolfi e Crespina: "Non è possibile pensare di dismettere il patrimonio storico"

"Si svendono i gioielli di famiglia con valutazioni fuori dal mercato"

di Luca Bongianni

La messa all’asta dell’ex Villa Piaggio, della scuola dell’infanzia De Gasperi e del parco Gemma per 1,8 milioni di euro ha suscitato malumore in città. Quella villa che ha ospitato Enrico Piaggio durante la Seconda guerra mondiale e nell’immediato Dopoguerra, che ha poi ospitato l’ingegner Lanzara allora direttore dello stabilimento per poi essere acquistata dal Comune negli anni ’80 diventando prima casa della banda pontederese e poi residenza per anziani. Già quando l’ex Villa Piaggio venne inserita nel piano delle alienazioni da parte dell’amministrazione comunale si mossero le prime critiche da parte dei cittadini e delle forze politiche di opposizione. Adesso, che è stato pubblicato il bando (le offerte possono essere presentate, previa sopralluogo obbligatorio, entro le ore 12 del 13 prossimo marzo) le forze politiche di opposizione tornano a farsi sentire. "Quando i debiti sono troppi le spese fuori controllo le tasse ormai si limite massimo di sopportazione che si fa? Si vende o in alcuni casi si svendono i "gioielli di famiglia" – dicono Domenico Pandolfi e Michela Crespina della Lega –. Questo è ciò che sta facendo l’amministrazione comunale di Pontedera tentando, molte volte invano a causa di valutazioni fuori mercato, di ripianare l’enorme debito accumulato. Pensare che villa Piaggio o magari la Curtatone o chissà anche villa Crastan finiscano in mano di privati, magari togliendo quel poco di parchi pubblici. Se proprio l’amministrazione non vuole ripensare la strategia, almeno si impegnino ad utilizzare l’eventuale introito per abbassare il debito che grava su i cittadini".

Dello stesso avviso il consigliere del Gruppo Civico, Alberto Andreoli. "Dopo aver notevolmente ridimensionato il progetto originario della piazza del quartiere, opera di interesse pubblico che doveva essere realizzata in fregio a via De Gasperi e via Toti entro il 2012 e tutt’ora inattuata, l’amministrazione comunale vorrebbe anche cedere la villa Piaggio insieme a tutto il parco verde annesso?" si chiede il consigliere. "Non è possibile – prosegue – pensare di dismettere il patrimonio storico della città e cementificare ogni spazio pubblico ancora a disposizione per far fronte alle gravi criticità che "strangolano" il bilancio comunale. I soldi sono finiti e quindi siamo costretti a svendere i gioielli di famiglia e cementificare l’impossibile pur di incassare gli oneri di urbanizzazione. Ma è questa la politica della rigenerazione urbana che vuole portare avanti questa amministrazione comunale?". Luca Bongianni