REDAZIONE PONTEDERA

Si aggrava il focolaio nella Rsa Contagiati 27 anziani e 15 operatori

Il caso di Villa Sorriso a Pontedera, trasformato di fatto in ‘reparto Covid’: "Situazione complessa"

Gli anziani ospiti stanno bene e gli operatori continuano a lavorare sotto la direzione della Asl. E’ il caso del contagio entrato dentro la Rsa Villa Sorriso. "E’ una situazione complessa, ma sotto controllo: viene gestita dal personale della Asl insieme al personale della nostra cooperativa, con professionalità e fiducia nel futuro", commenta Stefania Lupetti, presidente della S.p.e.s., del consorzio Co&So, che gestisce Villa Sorriso.

La residenza, che ospita 36 per anziani, era rimasta “immune” alla prima ondata di Covid-19, la scorsa primavera, ma ora è stata investita dai contagi. Sia gli ospiti sia il personale risultati positivi, si apprende, sono in buone condizioni di salute, stabili e costantemente monitorati. I casi di contagio sono stati scoperti con tempestività. Quando un operatore si è assentato per un malessere, con lievi sintomi non riconducibili immediatamente al Coronavirus, S.p.e.s. ha adottato tutte le precauzioni e verifiche del caso – spiega una nota – per arrestare l’eventuale avanzamento del contagio e contenerlo così il più possibile: sono stati effettuati i tamponi a tutto il personale e a tutti gli ospiti, e questo ha permesso di individuare i contagi, anche in assenza di sintomi, e quindi di predisporre cure e assistenza adeguate. "Appena si è verificato il primo caso, sono stati subito avvisati i familiari degli ospiti – rileva la cooperativa –, i quali si sono dimostrati solidali ed hanno rinnovato la loro fiducia nella conduzione di Villa Sorriso, constatando che i rigidi protocolli erano sempre stati rispettati, e che era stato fatto tutto il possibile per tenere il virus fuori dalla Rsa".

Villa Sorriso – prosegue la nota – è stata una delle prime strutture in Toscana a decidere a inizio marzo, la sospensione di tutte le visite e l’ingresso dei fornitori, ancora prima dell’ordinanza della Regione, e a fare scorte di mascherine e altri dispositivi di protezione per gli operatori. Ed è stata la prima, quando sono emerse le prime criticità nei giorni scorsi, a chiedere alla Asl di entrare provvisoriamente nella gestione della Rsa, per il periodo dell’emergenza. "E’ una decisione che abbiamo preso per il bene e la sicurezza degli anziani e degli operatori", afferma Lupetti.

Il coordinatore è in constante contatto con i familiari degli ospiti per tenerli aggiornati giorno per giorno sulla situazione, e rassicurare i parenti degli anziani negativi al Covid sulla permanenza nella struttura in assoluta sicurezza. "La situazione è costantemente monitorata. Abbiamo reclutato ulteriore personale, e attivato anche un supporto psicologico per i nostri operatori, sia quelli al lavoro sia quelli a casa. Questi ultimi sperano di poter tornare il prima possibile ad occuparsi dei loro anziani", conclude Lupetti.