E’ sera, poco dopo le 21, quando un motorino sfreccia per le vie del centro di Pontedera. A bordo due ragazzi. Probabilmente minorenni. Il ciclomotore passa anche da piazza Garibaldi (piazza dei pini) e dalle strade limitrofe. E’ più o meno davanti all’angolo dell’agenzia immobiliare, davanti al muro di Baj che, venerdì, i due ragazzi incrociano una giovane donna che sta camminando a piedi. E’ in quel momento in cui succede tutto. Pochi attimi, febbrili. Uno di loro scende dal mezzo, l’altro resta sopra. Quello che raggiunge la donna è un fulmine nello strappare la borsa che la vittima indossa.
Poi di nuovo in sella. A tutta velocità. C’è un uomo che vede e che prova a rincorrerli, da quando abbiamo appreso. Tutto inutile. I due sono una freccia aiutata dalla notte per andare a nascondersi chissà dove, sperando che in quella borsa ci siamo soldi ed altri oggetti di valore. Quello che hanno commesso è un furto con strappo. Un episodio grave. E’ la vittima a chiamare il 112, i carabinieri si precipitano sul posto: la donna non ha lesioni, non le è stata usata violenza. Ma è sotto choc, provata e sconvolta per l’accaduto. Le indagini dei militari dell’Arma della compagnia di Pontedera scattano immediate, non è facile trovare i due ragazzi. I carabinieri hanno effettuato un pattugliamento del territorio serrato e capillare, nell’immediatezza del fatto per cercare di trovare due ragazzi su un motorino. Ma non ci sono stati riscontri a questa attività. Gli accertamenti, tuttavia, sono ancora in corso e sotto la lente del militari ci sono le immagini di videosorveglianza che insistono in vari punti della città: i frame sono al vaglio per trovare un ciclomotore con due ragazzi. Potrebbe essere quello un passo strategico per arrivare a dare un nome ed un volto agli autori del fatto che, non è escluso, abbiamo agito spinti dal bisogno di soldi per comprare droga.
Carlo Baroni