
A San Miniato Alto ci sono problemi con la malamovida: tantissimi giovani nel weekend invadono i loggiati di San Domenico
San Miniato, 27 gennaio 2025 – Una foto ha fatto discutere. Ritrae qualcuno che si starebbe dedicando ai suoi bisogni, e non alla contemplazione della bellezza architettonica del luogo. Siamo nella notte della mala movida, la notte da centinaia e centinaia di presenze che ogni settimana si ripete nel centro storico che è stata messa anche sotto la lente della forze dell’ordine: una manciata di ore fa c’è stato un maxi blitz dei carabinieri con controllo delle persone e di locali.
Ma è la maleducazione – le urla nel cuore del sonno, lo sporco, la sosta selvaggia – le espressioni che da anni, ormai, sono nel mirino dei cittadini. ove insiste la movida mancano anche strumenti che possano fare da deterrente a certi comportamenti. Su via Iv Novembre, non ci sono occhi elettronici. E neanche in via Ser Ridolfo.
“A San Miniato possiamo tutto, anche fare i “bisogni” in uno dei complessi architettonici più belli del centro storico (i Loggiati di San Domenico) – dice Manola Guazzini, consigliere del Gruppo Misto che ha pubblicato la foto su Facebook – . Quello che fa i bisogni non è sicuramente autorizzato dal sindaco, il quale però dovrebbe preservare un bene storico da questi affronti, anche attraverso telecamere perché’ siamo dentro un edificio e non in strada”.
E sul centro storico Guazzini presenterà una mozione in consiglio che, in particolare, punterà ad impegnare la giunta “ad intensificare la presenza degli agenti della polizia municipale per garantire maggiormente il rispetto”.
Ma vuole impegnare l’amministrazione anche a emanare un regolamento “per la concessione degli spazi pubblici, e in particolare di quelli aventi valenza di beni culturali ad attività private, tenendo conto in primo luogo della necessità che tali spazi restino fruibili all’insieme della popolazione, che le norme sull’inquinamento acustico e sul rispetto degli orari assumano come base minima le prescrizioni di un’ordinanza del 2005 anche in vigore, e che sia stabilito un adeguato corrispettivo economico della concessione da parte del Comune di parti così rilevanti del patrimonio pubblico”.
C. B.