Salvataggio nel torrente Paura per un escursionista Operazione durata ore

Incidente nel comprensorio delle Marmitte dei giganti. La figlia ha dato l’allarme. Il padre di 53 anni era scivolato nel torrente riportando diversi traumi.

Salvataggio nel torrente  Paura per un escursionista  Operazione durata ore

Salvataggio nel torrente Paura per un escursionista Operazione durata ore

Un’operazione delicatissima andata avanti per ore e che si è conclusa con il lieto fine solo alle prime luci dell’alba. Il dramma comincia giovedì sera alle 19 quando la stazione di Querceta e la stazione di Lucca sono state attivate per intervenire su due escursionisti nel complesso delle marmitte dei Giganti nel gruppo del monte Sembra e monte Fiocca. Un luogo impervio quell’è stato messo in atto il soccorso. Alla base della parete sud del monte Sumbra, il Fosso del Fatonero e quello dell’Anguillaia - spiega una nota ricostruendo il fatto – discendendo a valle verso la Turrite Secca hanno scavato grandi cavità a forma di pozza, chiamate “Marmitte dei Giganti” le cui dimensioni variano da alcuni centimetri fino ad oltre sei metri.

I due escursionisti, padre e figlia originari della Provincia di Pisa, dopo aver risalito il fosso del Fatonero, hanno deciso di scendere a valle dal fosso dell’Anguillaia. Il percorso però richiede attrezzatura alpinistica per la discesa in corda doppia per superare queste depressioni a forma di pozzo originate dall’erosione fluviale. I due hanno quindi deciso di seguire una ripida traccia di sentiero a margine delle pozze che però risultava molto scivolosa. Il problema, quindi, è iniziato proprio in quel punto. Ad un tratto l’uomo, classe 1970, secondo quando ricostruito, è pericolosamente rovinato nel torrente Anguillaia riportando vari traumi su tutto il corpo. L’allarme è arrivato tramite la figlia. Sul posto sono confluite 25 unità di tecnici tra le due stazioni, che hanno provveduto ad una lunga e complessa operazione di recupero in notturna mediante tecniche alpinistiche che i soccorritori alpini adottano per le operazioni su terreno impervio.

Una volta sul target, abbiamo appreso ad operazione conclusa, l’infermiere del soccorso alpino ha stabilizzato il ferito e successivamente si è proceduto alla sua calata a valle fino alla carrozzabile. L’intervento si è concluso alle prime luci dell’alba di stamani quando il ferito è stato portato tramite ambulanza della Pubblica Assistenza di Ponte Stazzemese, al campo sportivo di Retignano per il trasposto all’ospedale Versilia per le cure del caso da parte dei sanitari.

Carlo Baroni