REDAZIONE PONTEDERA

Rems, vertice tra Nursind e Asl: "Abbiamo elencato le varie criticità. E dato soluzioni per la sicurezza"

Il sindacato ha sottoposto all’azienda sanitaria alcune criticità che riguardano il personale

Nursind e la direzione aziendale dell’azienda Asl Toscana Nord Ovest si sono incontrati in merito alla situazione della Rems di Volterra. Illustrate varie criticità (foto d’archivio)

Nursind e la direzione aziendale dell’azienda Asl Toscana Nord Ovest si sono incontrati in merito alla situazione della Rems di Volterra. Illustrate varie criticità (foto d’archivio)

VOLTERRA

Si è tenuto un incontro fra il sindacato Nursind e la direzione aziendale dell’azienda Asl Toscana Nord Ovest in merito alla situazione della Rems di Volterra dopo i ripetuti episodi di violenze delle settimane scorse che hanno messo a repentaglio l’incolumità del personale infermieristico e oss nel modulo 2 della struttura. In particolare ""il personale lamenta una serie di problemi che sono stati prospettati all’azienda".

Nursind ha indicato i seguenti punti, pur sospendendo lo stato di agitazione dei dipendenti proclamato settimane fa a seguito degli episodi di violenza nella Rems: assenza di vie di fuga per la sicurezza dell’operatore, mancanza di locali sicuri per gli operatori dato che i pazienti sono riusciti a sfondare le porte antincendio di cucina e medicheria, cancelli spesso mal funzionanti o che si aprono al solo utilizzo della forza, promiscuità degli ambienti e mancanza di locali idonei con destinazione d’uso, come il locale magazzino coincide con lo spogliatoio del modulo. E ancora: assenza di percorsi "puliti" per l’accesso al reparto, campanelli non telematici areazione mancante nei locali, spogliatoi promiscui alcuni senza areazione, il dispositivo "Uomo a terra" utilizzato dall’operatore per garantirne la sicurezza in collegamento diretto col personale di vigilanza è datato e in numero esiguo. Inoltre i pazienti con i reati più gravi che permangono per decenni nella Rems "sono più inclini a comportarsi da padroni instaurando con i nuovi ingressi un rapporto di sudditanza Oltre a ciò- sottolinea Nursind - abbiamo prospettato all’azienda alcune soluzioni per migliorare l’organizzazione dei setting assistenziali in particolare valutando la rotazione del personale fra i due moduli. La rotazione degli operatori nei setting può essere una soluzione per rendere meno pesante il clima tra gli operatori visto che il numero delle denunce sta diventando importante. L’azienda si è riservata di approntare una procedura che permetta la rotazione del personale finalizzata ad un miglioramento delle competenze, anche per una integrazione e sinergia fra infermieri con gli educatori professionali della riabilitazione psichiatrica L’azienda ha dimostrato disponibilità ad intervenire laddove sarà possibile e l’apertura di tavoli di monitoraggio il primo dei quali si terrà a fine agosto. Pertanto è stato sospeso lo stato di agitazione del personale sanitario".