Raid dei ladri con l’auto usata come ariete Furti al caseificio Busti e al consorzio agrario

La prima effrazione nel locale degli attrezzi e dei prodotti agricoli. Subito dopo il colpo nel negozio del noto marchio dei formaggi. In entrambe le attività portati via i soldi del fondocassa. In totale tra i 300 e i 400 euro. Più ingenti i danni delle porte rotte

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di Gabriele Nuti

Notte di furti nella frazione di Acciaiolo. Due attività commerciali prese di mira da una banda di malviventi che ha sfondato le vetrine con un’auto rubata. Una di queste è il noto Caseificio Busti, una delle eccellenze della provincia di Pisa e della Toscana. Sui due furti indagano i carabinieri di Fauglia e della compagnia di Pontedera intervenuti subito ieri notte per un sopralluogo e per acquisire gli elementi anche tramite le immagini della videosorveglianza di Busti.

Quindici secondi. Questo il tempo che ha impiegato il ladro per scendere dalla macchina, entrare nel negozio e rubare la cassetta del registratore di cassa. "Ha puntato direttamente al cassetto – racconta Stefano Busti, uno dei fratelli titolari del noto caseificio di Acciaiolo – Senza toccare altro. Niente della merce esposta. E’ scattato l’allarme e i malviventi son o scappati. Dalle immagini riprese dalle telecamere se ne vede solo uno, ma tutto è stato sequestrato dai carabinieri per le indagini e secretato".

Prima di entrare da Busti la stessa banda di malviventi è entrata nei locali del consorzio agrario che si trova accanto al negozio del caseificio. Anche in questo caso sfondando la porta di ingresso con la stessa auto. Quasi sicuramente la banda aveva studiato nei minimi dettagli come mettere a segno i due furti. Prendendo di mira per primo il locale del consorzio agrario che non ha allarme e videosorveglianza. Messo a segno il furto al consorzio – anche qui rubando il contenuto del cassetto del registratore di cassa – i malviventi si sono spostati nell’attività a fianco, pronti a scappare appena sarebbe scattato l’allarme.

Due furti che hanno fruttato alcune decine di euro. Nel negozio di Busti il fondocassa di circa 150-200 euro. La stessa cifra, più o meno, al consorzio agrario. I ladri, come detto, hanno sfondato le vetrine con una macchina rubata. Dell’auto è stato ripreso il numero di targa dalle telecamere, anche questo acquisito dai carabinieri che hanno effettuato le verifiche anche sul veicolo usato dalla banda. Le ricerche sono in corso a livello provinciale e non solo. Sono in corso anche le verifiche per cercare di ricostruire il viaggio della banda di malviventi sia per arrivare che per scappare da Acciaiolo tramite le telecamere di videosorveglianza sulle strade della zona. Stefano Busti, insieme al figlio, è arrivato poco dopo l’irruzione dei malviventi nel negozio. Hanno cercato di rimettere a posto la porta con il nastro adesivo nella previsione che il sabato nessuno potesse intervenire per sistemarla velocemente.

"Invece – racconta ancora Stefano Busti – sono intervenuti dei ragazzi davvero in gamba che hanno sistemato il vetro e rimesso tutti in sicurezza. Grazie a questo e grazie ai nostri dipendenti che sono arrivati prima al lavoro siamo riusciti ad aprire il negozio regolarmente e accogliere la clientela come, diciamo così, niente fosse successo. Poteva andare peggio. Bisogna dire così".