
Uno scorcio dell’anfiteatro romano di Volterra
VOLTERRA (Pisa)Sostenere studi e interventi di recupero e restauro dell’anfiteatro romano di Volterra (Pisa) recentemente ritrovato. Questo lo scopo di un protocollo d’intesa tra la Regione, la Soprintendenza Abap di Pisa e Livorno, il Comune di Volterra e la Fondazione Cassa di risparmio di Volterra il cui schema è stato approvato nel corso dell’ultima seduta della giunta regionale.
Dato l’elevato valore culturale dell’anfiteatro romano e le possibili future ricadute positive sul territorio, sia in termini economici che di valorizzazione dell’area, si spiega in una nota, le realtà firmatarie hanno deciso di sostenere azioni per rendere completamente fruibili tutte le aree archeologiche della città comprese tra il centro storico e l’area dell’anfiteatro.
Il protocollo d’intesa approvato fissa obiettivi, modalità ed impegni assunti dai vari enti coinvolti, con lo scopo di costruire un quadro organico ed un serio progetto di fattibilità tecnico-economica degli interventi. La Regione Toscana ha già investito 500.000 euro per il recupero dell’anfiteatro, con due stanziamenti da 250.000 euro destinati subito dopo la sua scoperta.
"Proseguiamo - afferma il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani - il nostro impegno per sviluppare la Toscana diffusa, perché il nostro obiettivo è valorizzare ogni area e sostenere ogni comunità. La Toscana è un mosaico di territori unici che meritano pari opportunità di sviluppo. Con questo spirito e questa visione continuiamo a lavorare per una regione senza periferie, dove investimenti concreti e mirati assicurano a ogni cittadino le stesse possibilità di crescita e benessere".
Per Giani "la straordinaria opera di recupero dell’anfiteatro romano scoperto a Volterra deve esser sostenuta ma anche accompagnata da una progressiva valorizzazione di tutto il ricchissimo patrimonio archeologico della città. Questo protocollo e il precedente contributo regionale sono un ulteriore passo in avanti verso una valorizzazione organica degli straordinari tesori che Volterra custodisce".
L’anfiteatro romano di Volterra è un edificio monumentale della Volterra di epoca romana ancora in fase di scavo. È stato scoperto casualmente nel 2015.
Situato a pochi passi dalla Porta Diana e dal cimitero urbano, è stato scoperto casualmente nell’estate 2015 durante alcuni lavori di ripristino idrogeologico dal Consorzi o di Bonifica 4 Basso Valdarno.
Grazie ai primi saggi di scavo e a una indagine topografica si è potuto appurare l’estensione del manufatto e la tipologia di costruzione, il che porta a una datazione all’incirca del I secolo e a una estensione di 65x82 metri. Si stima che potesse ospitare dalle 8000 alle 10000 persone.
La presenza di un anfiteatro a Volterra non è citata in nessuna fonte storica a noi pervenuta, né tanto meno sono ancora conosciute le cause del parziale crollo e successivo interro.
Di sicuro la scoperta riscrive, in un certo senso, la storia antica della Volterra romana, perché la presenza di un anfiteatro del genere significa che si trattava di una città politicamente ed economicamente molto rilevante, forse anche più di quanto si pensasse.
Non tutte le città romane, infatti, erano sviluppate al punto tale da accogliere anche edifici per spettacoli così importanti. Significa che si trattava di un centro davvero significativo per la società dellì’epoca.
Dal 2019 sono iniziati gli scavi, tuttora in corso, sulle gradinate e nelle relative gallerie sottostanti, mentre è stata raggiunta l’arena a circa dieci metri dal livello dello scavo con il sistema di smaltimento delle acque reflue intatto.
Durante gli scavi più recenti è stato riportato alla luce anche il corridoio voltato che circondava l’arena (il “cuniculo circumpodiale”) che serviva ai gladiatori che si esibivano nell’arena.