CARLO BARONI
Cronaca

Caso Giudice di pace: "Decisione unilaterale presa dal Comune"

Informativa del presidente del Tribunale: ufficio inoperativo

L’ufficio del giudice di pace è chiuso e inoperativo "per decisione unilaterale (non concordata con il ministero della giustizia) dell’amministrazione comunale di San Miniato che, per legge, deve provvedere a dotare l’ufficio di personale amministrativo e di mezzi idonei a garantirne la funzionalità". Lo scrive il presidente del tribunale di Pisa, dottoressa Beatrice Dani, informando la Procura della Repubblica, i presidenti dei consigli dell’ordine degli avvocati del distretto di Firenze, il presidente della Corte d’appello, ma anche il ministero della giustizia e il capo del dipartimento dell’organizzazione giudiziaria. Dal 3 giugno per i giudici è impossibile celebrare le udienze. E "ne deriva – si legge nella nota della presidente – una situazione di grave disagio per i cittadini, l’utenza, le parti, i testimoni che trovano l’ufficio chiuso senza alcuna informazione e indicazione da parte dell’amministrazione comunale, e che si rivolgono al tribunale per avere informazioni".

Con la nota, la presidente Dani, invita la Procura della Repubblica e gli avvocati a non citare testimoni per le udienza penali e civili già programmate fino a novembre. Ma c’è un ulteriore passaggio di grande importanza nella comunicazione della presidente del tribunale. La dottoressa Dani invita "le parti e i difensori che sollecitano atti urgenti, dal cui ritardo derivi pregiudizio anche economico ai loro assistiti, a rivolgere le richieste all’amministrazione comunale di San Miniato, rappresentando eventuali profili di responsabilità contabile derivanti dal ritardo, e chiedendo che venga assegnato del personale anche in via eccezionale per l’evasione della pratiche urgenti". Infatti sono giunte al tribunale lamentele – si apprende – dei difensori e richieste di sollecito di atti urgenti per la tutela dei crediti dei loro assistiti, a causa dell’impossibilità di ottenere l’attestazione di cancelleria dell’esecutorietà dei decreti ingiuntivi, o la pubblicazione delle sentenze irrevocabili emesse dal giudice.

Carlo Baroni