Guerra alle maxi batterie, la battaglia di Acciaiolo: “Pronti a ricorrere al Tar”

Fauglia, il comitato di protesta annuncia nuove iniziative contro l’operazione: “Questa è solo la punta di un iceberg, nasceranno a ruota altri impianti”

La riunione del comitato in via Postignano

La riunione del comitato in via Postignano

Fauglia (Pisa), 7 aprile 2024 – ”Impugneremo al Tar l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto, e ci riserveremo anche azioni civili a tutela delle nostre case che perdono valore", spiega uno dei membri del comitato, Mileo Ranieri. Con lui, ieri, cerano tutti gli abitanti della zona. Siamo in via Postignano, a Fauglia, non lontano dalla centrale di Acciaiolo dove nascerà un impianto di accumulo costituito da container che, in questo caso, sono 56 e contengono enormi batterie. Un’operazione di enorme portata: ben 53 milioni di euro per la realizzazione. E’ stato il Mase (il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) a rilasciare l’autorizzazione alla costruzione dell’opera progettata da Fotowatio, controllata spagnola della saudita Abdul Latif Jameel il cui chairman è Mohammed Abdul Latif Jameel.

“Ma questo , sta emergendo – sarà solo il pezzo di grande puzzle – aggiungono dal comitato –. Qui avremo una distesa di enormi batterie e poi una serie di campi che saranno vocati, sulla spinta di altre iniziative private, al fotovoltaico: addirittura si parla di pannelli su palo, in modo che sotto, a terra, si possa procedere con le coltivazioni",

Una “devastazione dicono i cittadini, di uno dei luoghi collinari più belli della Toscana. Ma la "macchia" sarebbe anche più grande. Perché il timore è che a ruota spuntino pii ulteriori impianti di accumulo o comunque legati a questa grande operazione. Un collegamento è già certo. Da qui a Orciano. Insieme ai cittadini della zona di via Postignano c’è Arianna Benedetti (coordinatore nazionale di Potere al Popolo) che arriva proprio dal Comune limitrofo. "Mi è stato confermato – dice – il collegamento via cavo che sarà fatto con sistemi a fotovoltaico che saranno istallati da noi. E’ un progetto che, riteniamo, si allargherà poi anche a Collesalvetti e alla zona pisana". C’è allarme e polemica. Antonio Lombardo, capogruppo dell’opposizione al Comune di Fauglia, dice: "L’amministrazione dice che gli uffici hanno fatto le pratiche senza mai informare la parte politica – sottolinea –. Stiamo parlando di documenti che arrivano dal ministero. Mi sembra assurdo. Noi, come opposizione, abbiamo saputo tutti da pochi giorni, quando è scoppiato il caso: ma il consiglio comunale doveva essere informato". La battaglia è cominciata. Nei giorni scorsi il comitato ha incontrato un legale e messo sotto al lente la situazione.

“Ci sono abitazioni vicine :– spiega Ranieri –. C’è margine per impugnare gli atti. Poi c’è’ il problema del danno che arriva alle nostre proprietà: con questa distesa di container non credo che in un futuro ci sarà gente che farà a gara per comprare le nostre case. Qui, oltre alla deturpazione del paesaggio, ci sono le ripercussione negative per chi abita questi luoghi e per le abitazioni le cui quotazioni cadranno a picco". Gli occhi sono puntati anche sul futuro a lungo termine: "L’impianto verrà costruito per essere sfruttato 15 anni facendolo rendere al massimo – dicono al comitato –. Questa è la durata delle batterie. Ma non ci sono certezze sulla gestione del fine vita: i campi resteranno un ammasso di ferro?".