REDAZIONE PONTEDERA

Project, duello politico: "Quei soldi sono perduti"

L’attacco di Vita Nova: "Il sindaco ha ammesso che è stata la vittoria di Pirro". Il caso giudiziario però non è finito e finirà al vaglio della Corte di Cassazione.

L’attacco di Vita Nova: "Il sindaco ha ammesso che è stata la vittoria di Pirro". Il caso giudiziario però non è finito e finirà al vaglio della Corte di Cassazione.

L’attacco di Vita Nova: "Il sindaco ha ammesso che è stata la vittoria di Pirro". Il caso giudiziario però non è finito e finirà al vaglio della Corte di Cassazione.

Il caso project infiamma la politica sanminiatese anche alle porte delle ferie. E’ Vita Nova ad attaccare. "Vi ricordate l’entusiasmo del sindaco Giglioli che il 13 gennaio annunciava ai sanminiatesi di aver vinto “un duro braccio di ferro” la San Miniato Gestioni srl che dovrà restituire al comune 7,7 milioni più interessi e spese di causa legati al famigerato project financing abortito? – si legge in una nota – Non era vero niente". " La dirigente, Guerrieri ha detto in aula che quei soldi sono considerati sostanzialmente perduti. E il sindaco ha ammesso che quella di gennaio “è stata una vittoria di Pirro” – spiega il gruppo guidato da Lucio Gussetti –. In campagna elettorale Vita Nova aveva sostenuto esattamente questi due punti, ostinatamente rintuzzata da Giglioli che ora, smentito dalla sua stessa dirigente, ha dovuto fare pubblica marcia indietro".

Tuttavia, dal punto di vista giudiizario, il caso non è finito. Passerà anche dalla Cassazione. Lo ha detto il sindaco stesso nei giorni scorsi. Infatti che la San Miniato Gestioni srl "dovrebbe" restituire al municipio gli oltre 7 milioni lo aveva stabilito nei mesi scorsi la Corte di appello di Roma dichiarando la nullità del lodo arbitrale. La spinosa e lunga vicenda che ha coinvolto le due ultime amministrazioni comunali sembrava aver trovato la fine dopo molti anni di battaglie legali. Ma la San Miniato Gestioni Srl ha impugnato la sentenza davanti agli ermellini.

Il contenzioso, lo ricordiamo, era nato nel 2015, con la rescissione unilaterale del contratto da parte del Comune, a 10 anni dalla stipula di un project financing assai discusso, che prevedeva la realizzazione di numerose opere sul territorio, come strade, case popolari e parcheggi, molte delle quali mai realizzate. Ritardi e inadempienze che il Comune addebitava alla San Miniato Gestioni Srl, facente capo all’ex Consorzio Etruria di Montelupo (ora Cooperativa l’Avvenire 1921), finché il collegio arbitrale, davanti la quale la San Miniato Gestioni srl aveva impugnato la risoluzione contrattuale disposta dal Comune, stabilì il contrario. A seguito dell’esito del lodo, il Comune aveva dovuto provvedere al pagamento a favore della San Miniato Gestioni srl di 7,7 milioni di euro ed accantonare altri 2,7 milioni di euro, essendo il lodo già esecutivo

C. B.