CARLO BARONI
Cronaca

Primarie Pd, duello finale. In 200 al confronto fra Giglioli e Mastroianni. E’ caccia all’ultimo voto

Domenica urne aperte per scegliere il candidato sindaco Dem

Sul tavolo tanti temi. Sicurezza idraulica, scuole, mobilità dolce, lavoro, sostegno al comparto conciario, l’ascolto dei cittadini, le necessità delle frazioni. Due posizioni diverse. Simone Giglioli, sindaco uscente, ha chiesto la continuità per la sua amministrazione in modo da portare a compimento il suo progetto verso la San Miniato 2029, partendo da quello che è riuscito a fare per proiettare il territorio nel futuro. Vincenzo Mastroianni ha chiesto un cambio di marcia, e soprattutto, un cambio di guida dell’amministrazione comunale per colmare le lacune emerse all’esito del consuntivo degli ultimi cinque anni evidenziate dalle consultazioni del partito.

Un duello senza polemiche, quello tra i due concorrenti alla primarie Pd di San Miniato per scegliere il candidato sindaco. Davanti circa duecento persone che hanno affollato l’auditorium della Coop Risorta a Ponte a Egola. E’ stato il confronto finale in vista del voto di domenica quando i seggi si apriranno, in tutte le frazioni. "Questa breve campagna per le primarie del Partito Democratico è stata per me una bella occasione per incontrare ancora una volta i cittadini delle frazioni e del centro storico, per ricevere critiche ed elogi, per fare il punto su una consiliatura non semplice ma nella quale San Miniato è andata avanti", ha detto Giglioli che ha ricordato come due anni siano stati "bloccati" dal dramma della pandemia. Anche se la ripartenza c’è stata: "I numeri del turismo, l’andamento del commercio, i cantieri aperti, lo dimostrano: io sono al lavoro per San Miniato 2029 e questi non dovevano essere giorni di primarie, ma già di campagna elettorale perché gli altri si stanno già organizzando".

Mastroianni ha sottolineato: "Io e Giglioli non siamo nemici, siamo da tanti anni nello stesso partito e il nostro obiettivo comune è battere la destra che avanza, e impedire che prenda le redini del nostro territorio – ha detto –, C’è però bisogno di cambiare nel rapporto con i cittadini, nella gestione della macchina comunale, nel dialogo con il territorio e in particolare con le frazioni che, da quanto ho appreso negli incontri, si sentono dimenticate e lontane". La vittoria dell’uno o dell’altro potrebbe cambiare gli equilibri anche nel Pd.