
PECCIOLI
Domenica, dalle 15 fino alle 20, come ogni anno, il paese di Legoli si trasformerà nella Nazaret dell’anno zero per la rappresentazione della natività. Il presepe vivente è una realtà tutt’altro che improvvisata, si fonda su un’esperienza ormai decennale, in grado di raccogliere i favori delle tante persone che in tutti questi anni si sono recate nel piccolo borgo del Comune di Peccioli per respirare, ancora, l’atmosfera magica della natività. La novità per il Natale è che il presepe, grazie alla collaborazione con Terre dei Presepi, approderà quest’anno a Roma, al corteo che il 17 dicembre partirà da San Giovanni in Laterano per arrivare alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Qui Elisabetta Maioli, per conto del gruppo giovanile e in rappresentanza del presepe vivente, avrà il compito di coordinare la postazione del mercato e la squadra di figuranti delle altre realtà toscane che lì si avvicenderanno per mettere in scena i vari mestieri. Nato negli anni Ottanta, grazie all’impegno di un piccolo gruppo di adolescenti paesani, guidati dalla regia di Elisabetta Maioli, il presepe vivente è stato capace di coinvolgere fin da subito moltissimi cittadini che, dai più grandi ai più piccoli, nelle vesti di figuranti hanno sposato l’iniziativa. Nel corso degli anni ha avuto una battuta d’arresto, per poi riprendere con più forza e vigore grazie alla volontà del gruppo giovanile di Legoli e alla caparbietà della stessa regista.
Da diversi anni ormai, grazie a Massimo Brini, titolare della pizzeria "Lalo" di Forcoli e creatore di un bellissimo presepe meccanico, la realtà di Legoli si è avvicinata a Terre di Presepi, associazione nazionale che riunisce tantissimi presepi di tutta la Toscana e non solo. Ora, il grande onore di essere a Roma. Ecco come una piccola scommessa tra ragazzi e ragazze di paese è diventata oggi una presenza costante nell’immaginario collettivo di tutto il territorio circostante, capace di rievocare, con passione e spiritualità, uno dei momenti più intensi del rito cattolico.