
Scorcio del palazzo comunale
SANTA MARIA A MONTE
"Il rendiconto del Comune, che costituisce il documento illustrativo della gestione, parla chiarissimo: avanzo di circa 450.000 circa euro di cui 54.000 e 163.000 per investimenti quali manutenzione straordinaria di strade, luci, marciapiedi, sicurezza e 229.000 euro per spesa corrente e quindi utilizzabili per abbattere tariffe come quelle della Tari". Lo dice Elisabetta Maccanti, capogruppo della minoranza Viviamo Santa Maria a Monte. "Sono soldi spendibili che si possono usare per gli investimenti e la spesa corrente – aggiunge Maccanti – In due anni abbiamo visto solo aumentare le tasse ai cittadini e un degrado del Paese mai visto prima. Quello che manca è la visione politica complessiva. Nel consiglio comunale del 28 aprile abbiamo proposto l’utilizzo di 150mila euro di tali somme per ridurre la Tari a famiglie e imprese. E’ veramente sorprendente il rifiuto con il quale questa amministrazione ha bocciato la proposta.
"L’avanzo a cui fanno riferimento Maccanti e Parrella deriva dalla riduzione, avvenuta nel 2024, del Fondo crediti di dubbia esigibilità che il Comune accantona per sopperire a eventuali mancate riscossioni. Riduzione frutto dell’ottimo lavoro dei nostri uffici che, su spinta di quest’amministrazione, ha portato avanti iniziative di riscossione e accertamento di dovuti raggiungendo risultati inediti. Ma si tratta di fondi che non potevano essere noti in fase di stesura del bilancio di previsione 2025. Lo stesso discorso vale per i 163.000 euro da poter usare per investimenti che derivano in parte da economie su lavori pubblici e in parte da entrate a fine 2024 e non ascrivibili al bilancio 2024. Il voto contrario alla proposta portata avanti dalla minoranza deriva dal fatto che così presentata, per i tempi e i modi, è semplicemente non accettabile".