Pranzo della solidarietà. Arci La Catena e Caritas nelle case dei bisognosi

L’iniziativa per l’Epifania, alla quarta edizione, è nata nel 2021 in pieno Covid. L’Azienda speciale farmacie mette a disposizione le risorse economiche.

Pranzo della solidarietà. Arci La Catena e Caritas nelle case dei bisognosi

Pranzo della solidarietà. Arci La Catena e Caritas nelle case dei bisognosi

SAN MINIATO

Un’idea nata tre anni fa quando il Covid aveva distanziato tutto e tutti, è ora un’occasione per andare incontro alle famiglie più bisognose. Non tanto per un pranzo, quello dell’Epifania che verrà recapitato a casa di 140 nuclei in difficoltà, ma quanto per tenere accese le luci sul bisogno che anche nella nostra zona è molto evidente e crescente.

L’iniziativa dell’ormai tradizionale "Pranzo della solidarietà di Befana" è stata presentata ieri mattina al circolo Arci La Catena (che ne è promotore e ideatore con tutto il gruppo di volontari coordinati dal presidente Maurizio Lami). Presenti, oltre a Lami, il sindaco Simone Giglioli, Ivano Leoni in rappresentanza dell’Azienda speciale farmacie insieme al direttore Luigi Giglioli, David Spalletti vicepresidente Arci Valdarno Inferiore e don Armando Zappolini, direttore della Caritas diocesana. L’Azienda speciale farmacie è il soggetto finanziatore dell’iniziativa. I volontari del circolo Arci La Catena i protagonisti principali in cucina e nelle consegne dei pranzi a casa.

La Caritas collabora non solo nel fornire i nomi delle famiglie seguite e supportate. "In diocesi abbiamo diciotto sportelli di ascolto – le parole di don Armando Zappolini – Questa iniziativa è per andare a casa di chi ha bisogno perché il calore umano, la presenza, il semplice sentirsi suonare il campanello fa piacere e scalda il cuore, al di là di cosa portiamo. In questo momento di povertà che cresce la cosa peggiore è il silenzio, l’abbandono, la marginalità". Il sindaco Simone Giglioli ha ringraziato chi organizza questo momento di solidarietà da parte del Comune e ha tracciato il quadro della situazione a San Miniato. "Il nostro Comune, come gli altri della zona – ha detto Giglioli – ha stanziato 55mila euro per il disagio abitativo, una delle piaghe maggiori della povertà. Soldi che vanno ad aiutare le persone che non ce la fanno più a pagare l’affitto".

Le 140 famiglie che per Befana riceveranno il "Pranzo della solidarietà" abitano anche in altri centri del comprensorio, non solo San Miniato. Circolo Arci La Catena e Caritas diocesana hanno anche pensato ai più piccoli. Nelle case dove ci sono bambini la Befana porterà loro doni nella calza per non farli sentire esclusi. "Sono tanti i momenti che l’Azineda speciale farmacie organizza per le persone che sono più indietro per fare in modo che possano arrivare più avanti – ha detto Ivano Leoni – Dallo sport per i bambini al pranzo con i disabili".

g.n.