GABRIELE NUTI
Cronaca

Poste chiuse da quaranta giorni. Lo stop dopo l’assalto al bancomat

Il dispositivo fatto esplodere tra il 26 e il 27 novembre. Da allora l’ufficio non ha più riaperto. La protesta di Toti

L’intervento degli operai per mettere in sicurezza l’edificio dopo l’esplosione del bancomat e la sorveglianza della vigilanza privata alle Poste di via Einaudi

Castelfranco di Sotto (Pisa), 6 gennaio 2024 – Una cittadina di circa 10mila abitanti da quaranta giorni senza ufficio postale. Siamo a Castelfranco, nell’industrializzato (e ricco, anche se meno di una volta) comprensorio del Cuoio. Era la notte tra il 26 e il 27 novembre quando una banda di ladri fece saltare in aria il dispositivo bancomat dell’ufficio postale di Castelfranco. La deflagrazione ha aperto uno squarcio nella parete interna dell’ufficio sparpagliando a metri di distanza calcinacci e arredi. Il danno è piuttosto consistente, ma forse non tale da giustificare quaranta giorni di chiusura.

E’ vero che ci sono state le feste, Natale, capodanno e oggi è Befana, ma servizi importanti, essenziali soprattutto per un certo tipo di utenza, come le Poste dovrebbero andare oltre i giorni di festa e prevedere interventi più celeri. Le lamentele da parte della cittadinanza sono continue. Anche il sindaco Gabriele Toti, nei giorni scorsi, facendosi portavoce della cittadinanza, ha scritto alla direzione di Poste.

"Da diverse settimane risulta chiuso al pubblico l’ufficio postale di Castelfranco – la missiva di Toti a Poste – Da quanto è stato possibile apprendere ciò sarebbe avvenuto in conseguenza di un furto o tentativo furto, che avrebbe causato danni alla struttura, tali da renderla non utilizzabile. Molte persone si sono rivolte al Comune per esprimere il proprio disappunto, lamentando i disagi facilemte comprensibili, giacché per svolgere le operazioni di sportello è necessario spostarsi in altre località, comunque distanti alcuni chilometri. Sono a richiedere chiarimenti in merito, la situazione attuale e soprattutto sollecitare la riaperura nei tempi più rapidi possibili". A ieri Toti non aveva ricevuto risposte da Poste.

Lo scoppio alle Poste di via Einaudi è stato causato dalla banda di malviventi intorno alle 4 della notte tra il 26 e il 27 novembre. Peraltro il dispositivo era vuoto perché non funzionante da diversi giorni e quindi i ladri hanno solo fatto tanti danni, ma sono dovuti scappare senza soldi. L’edificio è stato messo in sicurezza a poche ore dal fatto, ma non è stato ancora riaperto.