
Le scuole Fucini
Ponsacco, 11 novembre 2017 - Demolirla, provare a salvarla o tentare di mantenere in piedi una porzione originale. Sono le tre ipotesi che saranno oggetto di un progetto preliminare che dovrà scrivere il futuro delle scuole elementari Fucini di Ponsacco. Le contro analisi – dopo la prima indagine estiva che ha portato alla chiusura del plesso fra mille polemiche – hanno confermato quanto emerso nello studio precedente. La contro perizia ha argomentato, con estrema chiarezza, la non corrispondenza dell’edificio: «alla normativa statica e sulla resistenza al sisma».
«Nonché – scrive l’ingegnere Loriano Cecconi – una particolare e oggettiva condizione di degrado dei materiali formanti la struttura portante». Insomma, le Fucini, conclude il Comune in una delibera di giunta: «Non sono più utilizzabili». E questa, in tutta onestà, è una sorpresa fino ad un certo punto: le conclusioni a cui era arrivata la società Sis di Livorno in estate non lasciavano scampo a dubbi. Il problema più grave si trova nel cemento armato, tremendamente degradato. La scuola, in sé, sarebbe anche costruita bene ma i materiali che la sostengono non sono più buoni.
E ora? L’ufficio tecnico affiderà la definizione di un progetto preliminare che dovrà prendere in considerazioni tre variabili. Fra costi e benefici dovrà – mettendo nero su bianco – dire se conviene abbattere le Fucini o provare a sistemarle. A dire la verità, ma questa è una nostra sensazione, tutto fa pensare che la demolizione sia la strada più semplice. Costruire una scuola ex novo garantirebbe due risultati contemporaneamente: sia avere un istituto a norma che avere una scuola in linea con le esigenze moderne dei bambini. Una scuola, magari, che potrebbe anche essere pensata anche ad hoc per permettere la realizzazione del progetto ‘Senza zaino’. Una cosa, però, è certa. Il Comune ha fretta. Vuole arrivare ad avere un progetto in mano nel giro di pochi mesi così da reperire fondi e iniziare i lavori con l’obiettivo (possibile?) di una inauguraizone nel settembre 2019.
Intanto lunedì arriveranno i moduli prefabbricati alle scuole Medie. E qui si registra la vittoria dei genitori: «Una parte di queste aule – garantisce la sindaca Francesca Brogi – saranno destinate agli alunni che attualmente si trovano a Casa Giardini. L’utilizzo degli altri spazi, invece, sarà deciso dal consiglio d’Istituto». Così Casa Giardini tornerà alla sua vocazione originale.