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Pinocchio e San Miniato Basso. La mostra diventa polo museale: "E’ un pezzo della nostra cultura"

Parla l’assessore Loredano Arzilli: "L’esposizione alla casa Culturale rappresenta un valore aggiunto". Quest’anno il capolavoro di Lorenzini compie 140 anni. "E il territorio non mancherà di celebrarli".

Pinocchio e San Miniato Basso. La mostra diventa polo museale: "E’ un pezzo della nostra cultura"

di Carlo Baroni

SAN MINIATO

Era il gennaio 1883, centoquaranta anni fa, quando si pubblicò su "Il giornale dei bambini" l’ultima puntata di "La storia di un burattino". Visto il successo ottenuto, diventò un libro con il titolo "Le avventure di Pinocchio". A quell’epoca Collodi era già un affermato giornalista e scrittore di 55 anni. E, secondo le cronache, conosceva già bene San Miniato. Suo padre lavorava come cuoco a San Miniato Basso. E il paese allora si chiama Pinocchio. Come si chiama ancora oggi che è tornato ad essere "San Miniato Basso - Già Pinocchio". Che abbia preso spunto da lì per dare un nome al burattino più famoso del mondo? C’è ampia letteratura su questa possibilità.

Ma ci sono anche certezze: a San Miniato Basso, oggi, è tutto Pinocchio. Il carnevale dei bambini si chiude con lancio di Pinocchio; una delle manifestazioni più gettonate dell’anno è Pinocchio in strada; la festa della cioccolata è Pinocchio Ciok e anche la sagra in onore al diamante della tavola è Tartufo al Pinocchio. Ma non solo. Alla Casa Culturale c’è una mostra permanente dedicata al burattino uscito dalla mente di Lorenzini. "Più di una mostra – dice l’assessore alla cultura Loredano Arzilli –. La Casa Culturale è stata promossa a polo museale e l’abbiamo inserita nel sistema museale di San Miniato che vuol essere un museo diffuso, dal centro storico alle frazioni, valorizzando al massimo tutte le risorse del territorio. Pinocchio è una di queste, senza dubbio". "Un’opera attualissima Pinocchio, siamo tutti, nella vita, un po’ Pinocchi – aggiunge Arzilli –. Noi, delle radici di una fetta del territorio dentro quel capolavoro, siamo davvero orgogliosi. E non mancheremo di celebrare degnamente l’anniversario".

Intanto continuiamo ad immaginare quelle avventure vagando con la mente dentro la magia della storia per ritrovare qui i luoghi del burattino ed i suoi personaggi, dal gatto e la Volpe, al Grillo Parlante, forse ispirato da leggende nel vicino paese de La Scala, all’osteria del Gambero Rosso, una locanda non lontana da San Miniato, fino alla località Sasso dove si troverebbe la querce alla quale Pinocchio fu impiccato. Chissà.